Le parole del tecnico alla vigilia del match di campionato
ROMA CHIEVO CONFERENZA STAMPA DI FRANCESCO/ Eusebio Di Francesco interviene in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Chievo: match cruciale per i giallorossi nella corsa alla prossima Champions League, in attesa della semifinale di ritorno contro il Liverpool in programma mercoledì prossimo.
SCONTRI LIVERPOOL – “Condanno ogni forma di violenza. Siamo molto vicini alla famiglia di Sean Cox e mi auguro che la partita di ritorno sia una festa”.
CHIEVO – “I ragazzi devono avere il desiderio di rifarsi dopo la sconfitta contro il Liverpool. Chievo? Hanno tanti giocatori esperti ma noi dobbiamo trovare i tre punti. Dobbiamo essere bravi a trovare il gol prima possibile”.
SMARRITI – “Abbiamo fatto bene i primi 25 minuti, alla prima occasione di Mané poi siamo andati in difficoltà. Fisicamente il Liverpool ci è stato superiore. Ora bisogna riportare i nostri livelli di corsa e cattiveria agonistica per potercela giocare. Ora siamo smarriti e un po' impauriti, ci vuole coraggio”.
TURNOVER – “Strootman e Perotti saranno fuori e l'argentino forse anche per qualche settimana, almeno un paio. L'olandese spero di averlo in Champions League. I cambi verranno fatti in base allo stato di forma dei giocatori. Schick? E' pronto per giocare nel 4-3-3 con Dzeko. Ha una condizione fisica e mentale ottimale”.
TRA LIVERPOOL E CHIEVO – “Chi non ci crede può stare a casa. Mi sembra assurdo giocare un match con 60 mila tifosi e non giocarcela. Poi mi inca**o però… io ci credo, credo in questa squadra e il desiderio deve accompagnare tutto l'ambiente. Qualsiasi cosa succeda prendetevela con me e lasciate la vorare la squadra”.
BRUNO PERES-SILVA – “Hanno dimostrato di essere in crescita. Silva ha giocato con intelligenza, entrambi o uno dei due potrebbero essere della partita”
KEANE – “Non devo dare nessuna risposta, non so nemmeno che lavoro faccia. Le risposte vanno date sul campo. Non dimentichiamoci dove siamo arrivati. E' stato Salah a fare la differenza e spero che all''Olimpico' sia uno dei miei a farla”.




















