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Inter, Icardi determinante: ma Spalletti non è contento

Contro il Chievo l’argentino ha messo a segno il 26esimo gol stagionale

INTER ICARDI SPALLETTI / Anche contro il Chievo, nel match della 34esima giornata di Serie A, Mauro Icardi ha confermato di essere un giocatore determinante. Determinante coi suoi 26 gol stagionali, l'ultimo dei quali realizzato proprio al 'Bentegodi' e valso il momentaneo vantaggio della squadra nerazzurra poi vittoriosa, soffrendo anche troppo nel finale, per 2-1. 26 vuol dire anche poco meno della metà dei complessivi (56) siglati da tutta l'Inter in campionato, un dato che si presta a più considerazioni con una in assoluto: la 'dipendenza' dal centravanti argentino è davvero totale e, allo stesso tempo, un limite che non lo stesso Icardi (che resterà sempre un centravanti d'area) ma solo un calciomercato dispendioso (ma in maniera intelligente) potrebbe 'risolvere'.

Inter, Spalletti chiede di più a Icardi. In attesa del mercato…

Icardi segna in maniera costante, tuttavia continua ad essere criticato per via del suo scarso o comunque troppo altalenante contributo alla manovra della squadra. Le critiche non provengono solo dall'esterno o dai giornalisti cosiddetti 'cattivi', ma anche dallo stesso ambiente Inter. Nello specifico da Luciano Spalletti, anche se – come il suo ruolo in un certo senso gli impone – in maniera velata o più diplomatica possibile. Ieri, dopo avergli fatto i complimenti, il tecnico dell'Inter si è scoperto di più e non le ha mandate a dire al suo capitano: “Io non lo teleguido, è lui che, ogni volta che analizza i suoi comportamenti, deve trovare le cose in cui migliorare – le sue parole a 'Sky Sport' – Come lui stesso ha detto nell'intervista, contano i punti e non i suoi gol. Alla fine della partita, quando eravamo messi con un 5-4-1, è lui che deve essere l'anello di congiunzione affinché la squadra non si abbassi. In questi momenti dovrebbe farsi trovare dieci metri avanti alla difesa, non trentacinque…“. Insomma Spalletti vuole che Icardi dia quel qualcosa in più – fuori dall'area – per alzare il livello dell'Inter e conquistare l'agognata Champions. In attesa che il prossimo mercato partorisca i rinforzi giusti e necessari tra centrocampo (serve un incursore) e attacco (serve una seconda punta) per fare il grande salto di qualità.

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