Il capitano juventino all’ultimo match-scudetto. Lo spagnolo lascerà gli azzurri a fine stagione
JUVENTUS NAPOLI BUFFON REINA / E' il giorno di Juventus-Napoli, il match-scudetto dell''Allianz Stadium' tra le due grandi protagoniste della Serie A 2017/2018. I campionati d'Italia allenati da Allegri, attualmente a +4 in classifica sui rivali, hanno la possibilità di chiudere i giochi davanti al proprio pubblico, mentre l'undici di Sarri cerca una vittoria che riaprirebbe il campionato e che gli permetterebbe di cullare il sogno tricolore nello sprint finale. Quella di Torino sarà una notte speciale soprattutto per Gianluigi Buffon e Pepe Reina, baluardi e leader delle rispettive squadre: il capitano juventino chiuderà la carriera a fine stagione e vuole farlo alzando lo scudetto dei record, lo spagnolo invece punta a trascinare il Napoli verso un traguardo storico prima di accasarsi al Milan.
Juventus-Napoli, l'ultimo match-scudetto di Buffon
Non sarà una partita come le altre per Gianluigi Buffon. Juventus-Napoli, a meno di un imprevisto e – a questo punto – incredibile dietrofront, sarà l'ultimo match-scudetto per il portiere di Carrara con la casacca bianconera. Il numero uno dei numero uno del nostro calcio appenderà i guantoni al chiodo al termine di questa stagione, dopo 17 anni a difesa dei pali della 'Vecchia Signora' con 16 trofei messi in bacheca, che lo rendono uno dei calciatori più vincenti della storia juventina. Un campionissimo al passo d'addio, che vuole cancellare la beffarda notte di Madrid e tutte le polemiche seguite alla sfogo post-Real: trascinare un'ultima volta la sua Juventus nell'Olimpo del pallone italiano e chiudere da autentica leggenda con il settimo campionato consecutivo. Di record in record, visto che con questo ennesimo titolo Buffon diventerebbe anche il calciatore ad aver conquistato nella storia il maggior numero di scudetti, nove (esclusi i due revocati dopo le vicende di Calciopoli), davanti a Giuseppe Furino, Virginio Rosetta e Giovanni Ferrari con cui attualmente condivide il prestigioso primato.
Una partita che vale tanto, forse tutto, per il 40enne estremo difensore, che oltre all'amarezza del 'Santiago Bernabeu' punta a lenire anche i rimpianti per la clamorosa mancata qualificazione dell'Italia per il prossimo Mondiale in Russia. Una ferita sempre aperta nel cuore di Buffon, privato di una strameritata ribalta a livello internazionale prima del suo saluto al calcio giocato. Una nuova delusione sarebbe difficile da incassare per il recordman dei portieri: uno scudetto che vale una Champions, da conquistare a tutti i costi per chiudere con il sorriso una carriera inimitabile. Un 'Gigante' da 651 presenze in maglia bianconera, da 176 come guardiano della Nazionale, da 21 trofei complessivi tra cui una Coppa del Mondo, che cerca un ultimo canto del cigno di una vita calcistica da numero uno. Con le sue parate leggendarie, la fragilità dell'uomo, trionfi e sconfitte.
Juventus-Napoli, Reina: sogno scudetto prima del Milan
Non sarà una partita come tutte le altre, Juve-Napoli, e di certo non sarà una partita come tutte le altre per Pepe Reina. Al di là delle ovvie valutazioni sull'importanza intrinseca della gara – e quelle sono comuni un po' a tutti i 22 in campo – il portiere spagnolo ha almeno due ottimi motivi per sentire questa gara in modo particolare. La prima motivazione è di natura professionale: sarà l'ultimo big match di Reina con la maglia del Napoli, prima dell'annunciato passaggio al Milan previsto per la fine della stagione. La seconda è un senso di rivalsa che Pepe sicuramente avrà dentro di sé. Lo scorso anno in tre sfide fra Napoli e Juventus (la quarta, 30ma giornata di campionato, vedeva in campo il brasiliano Rafael), lo spagnolo ha preso ben 6 gol dai bianconeri, e di questi molti lo vedono anche direttamente responsabile. In particolare le due sfide di Coppa Italia videro prevalere la Juventus proprio a causa dei marchiani errori del numero 25 azzurro, sia all'andata che al ritorno.
Logico che i riflettori siano puntati anche su di lui, ultimo baluardo della squadra e voce importante nello spogliatoio azzurro. Neppure l'imminente addio sembra scalfire l'attaccamento alla maglia di Pepe Reina, che proprio qualche settimana fa ha affrontato la sua prossima squadra, il Milan, e ha sfoderato una gran prestazione. Complessivamente molto meglio questa annata che la precedente per Reina, portiere di una delle squadre meno battute del campionato che fino a qualche settimana fa era proprio la meno battuta di tutte. In campionato 32 presenze e 23 reti subite, in più la media di 26,2 passaggi a partita con l'80,9% di efficacia. La centralità nel gioco della squadra, che spesso parte dai suoi piedi fatati: il motivo principale, anche più delle parate, per il quale Sarri ancora non riesce mai a farne a meno.
Antonio Papa




















