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Arsenal, da Vieira a Henry: quanti fenomeni scoperti da Wenger

Un viaggio tra i tanti campioni esplosi sotto la guida del manager francese

ARSENAL WENGER / Rivoluzionario, temerario, romantico, amato e poi contestato, ma sempre rispettato. Tutto questo e molto altro ancora è ed è stato Arsene Wenger all'Arsenal. Un binomio che sembrava indistruttibile, nato nel lontano 22 settembre del 1996, quando in Inghilterra accoglievano uno dei primissimi tecnici stranieri con un eloquente “Wenger who?”, e che oggi invece ha scritto la parola fine ad una delle grandi leggende della storia del calcio. Finisce così, con un breve comunicato, l'avventura di Wenger all'Arsenal, che al termine della stagione saluterà lasciando dietro di sé segni indelibili per i 'Gunners' ed il calcio britannico.

Arsenal, la lunga lista di campioni lanciati da Wenger: da Vieira a Henry. Ed i tre italiani…

Un primo decennio di grandi trionfi (primo tecnico straniero a vincere la Premier), poi un ridimensionamento dal punto di vista delle vittorie che però non ha inciso troppo sullo spettacolo e il fascino esercitati da una società gloriosa come l'Arsenal. Merito anche dello stesso Wenger, che in questi anni ha avuto sicuramente il merito di saper individuare e lanciare tantissimi grandi campioni che hanno fatto la storia recente di questo sport. Spiccano inevitabilmente su tutti i nomi di Thierry Henry e Patrick Vieira, due leggende che tra l'altro potrebbero ereditare la sua panchina. Ma non si possono dimenticare altri calciatori di quell'Arsenal invincibile come Robert Pires e Freddy Ljungberg, poi Robert Pires, Emmanuel Petit, Kolo Touré pescato in Costa d'Avorio e consegnato alla storia, e Ashley Cole, poi passato anche nella Roma. Dalla Francia portò Nicolas Anelka e Bacary Sagna, ora in cerca di rilancio al Benevento. Più recenti gli arrivi di Tomas Rosicky, poi Robin van Persie, Theo Walcott (399 presenze all'Arsenal, quarto della storia), Alex Song, Cesc Fabregas e Alexis Sanchez, rilanciato dopo l'esperienza in ombra al Barcellona e rivenduto al Manchester United. Ancora in rosa ci sono poi Aaron Ramsey e Jack Wilshere, tra i più 'freschi' talenti scoperti da Wenger, che però porta nel cuore in particolar modo l'acquisto di Lilian Thuram ai tempi del Monaco, che secondo il manager francese il suo miglior colpo per la carriera che fece in seguito. 

Infine, ricordiamo anche tre talenti italiani passati per l'Arsenal di Wenger: Arturo Lupoli, il primo, ora in forza alla Fermana in Serie C dopo un lungo girovagare, ed i portieri Vito Mannone, adesso al Reading, ed Emiliano Viviano della Sampdoria.

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