Il presidente giallorosso ha parlato della sfida di Champions League e non solo
ROMA PALLOTTA / Il presidente della Roma James Pallotta, arrivato nella Capitale questa mattina per assistere alla partita di Champions League odierna contro il Barcellona, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti all'esterno dell'Hotel De Russie:
ROMA-BARCELLONA – “Fiducioso? Sì, all'andata abbiamo giocato molto bene, siamo stati sfortunati con gli autogol, c'erano tre rigori per noi: un fallo di mano, quello su Dzeko sicuramente e Pellegrini era sulla linea. Se fossimo andati sull'1-1 le cose sarebbero cambiate, siamo stati sfortunati sui gol e l'ultimo è arrivato in maniera stupida ma penso che abbiamo giocato bene”.
DI FRANCESCO – “Fiducia in Di Francesco e nella squadra? Sì, certo. Soddisfatto per i risultati in Serie A? No, credo che dalla partita contro il Genoa di dicembre non abbiamo giocato bene come facevamo prima ma abbiamo avuto molti infortuni. Non sono felice per questo, a volte è dura giocare in Champions League e prepararsi subito dopo per il campionato, rende le cose più dure. Non penso che i giocatori siano felici così come nessun altro, se guardiamo a dov’eravamo fino alla partita col Genoa… Eravamo lassù. Abbiamo ancora 7 partite importanti, a partire da domenica”.
ALISSON – “Alisson? Perché dovrebbe andar via?! Ha un contratto ed è un portiere fortissimo”.
MAIN SPONSOR – “Novità dal main sponsor? Nei prossimi due mesi dovrebbero arrivare 3-4 annunci di questo genere, annunci importanti”.
STADIO – “Ho degli incontri su questo. In fin dei conti, se non accelerano il tutto non avremo uno stadio e noi non saremo qui. I tifosi dovrebbero dire alle istituzioni di accelerare. Siamo vicini alla chiusura, ma se tutto va oltre il 30 giugno, o luglio, ci vorrà un altro anno e non avremo uno stadio. Non possiamo permettercelo, nessuno può. Abbiamo già speso più di 60 milioni sullo stadio, nessuno sa questo. Si parla dei soldi spesi sul mercato per i calciatori, ma c’è altro. Sono stati spesi 65 se non 70 milioni per lo stadio. Non si può continuare a spendere soldi in questo modo quando non hai un ritorno, quindi abbiamo bisogno di uno stadio e in tempo”.
