Il polacco segna un gol ogni 91 minuti, una media realizzativa che lo rende imprescindibile per Sarri
NAPOLI MILIK / La scossa che arriva dalla panchina: il Napoli ritrova la retta strada per la corsa scudetto proprio nel finale e grazie alle reti di due calciatori spesso fuori dalla formazione titolare. Se per Diawara le esclusioni sono dovute a scelte di Sarri, Arek Milik ha dovuto fare i conti con il secondo grave infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori dai giochi a lungo. Ora il polacco è tornato e ha fatto già capire che con lui il Napoli può tornare a correre. Del resto i numeri sono tutti dalla parte dell'attaccante ex Ajax: 1 gol ogni 84 minuti in questa stagione in Serie A, 1 ogni 91 minuti a livello complessivo, sempre restando all'annata calcistica in corso.
Pochi minuti giocati ma sempre decisivo in una tendenza che anche lo scorso anno lo ha visto sempre protagonista. Nella prima stagione in Italia, infatti, Milik ha totalizzato 23 presenze realizzando 8 reti con una media complessiva di 1 gol ogni 109 minuti giocati. Cinque le reti in campionato in 551 minuti giocati (media di una rete ogni 110 minuti), tre quelle in Champions in 199 minuti (un gol ogni 66 minuti). In totale con la maglia del Napoli Milik ha realizzato in totale di 11 reti in 1144 minuti disputati per una media impressionante di 1 gol ogni 104 minuti. Numeri che propongono il polacco come l'arma in più per Sarri nel finale di stagione, proprio ora che le punte di diamante Insigne e Mertens paiono in affanno: questione di numeri, anche in questo caso.
