Il tecnico rossonero alla vigilia del big match della 30esima giornata di Serie A
JUVENTUS MILAN CONFERENZA GATTUSO / La Juventus per lo Scudetto, il Milan per la Champions: il big match della 30a giornata di Serie A è un crocevia importante per bianconeri e rossoneri. La squadra di Gattuso vuole continuare a credere nella rimonta e per farlo dovrà uscire con un risultato positivo dall''Allianz Stadium'. Il tecnico del Milan ne ha parlato nella conferenza stampa della vigilia di Juventus-Milan: Calciomercato.it ha seguito per voi le dichiarazioni di Gattuso.
GARA – “Pensiamo a domani: se guardiamo i numeri non c'è storia. Mettiamoli da parte: pensiamo ai 95 minuti di dopo e a fare di tutto per fare un'ottima partita”.
ASTICELLA – “Dobbiamo giocare da squadra, vedendo i titoli di oggi mi viene da ridere. Sentire dire faccio un gol, ne faccio due… queste cose non mi piacciono. Dobbiamo giocare da squadra, con spirito e senso di appartenenza. Queste frasi, queste parole oggi non mi sono piaciuto. Ho visto cose un po' strane, noi non siamo questi: dobbiamo rispettare gli avversari perché sono molto più forti di noi”.
DERBY – “No, pensiamo alla Juve. Ci giochiamo tanto, anche la Juve: una settimana fa potevano andare a +7, domani possono iniziare la partita a -1. Noi giochiamo per una grande rimonta. Bisogna affrontarli con lucidità, voglia e farli una grandissima partita”.
ALLEGRI – “Per me è stato un ex compagno, ero un ragazzino quando stavo a Perugia e mi ha trattato con rispetto, mi ha sempre dato i premi, mi ha sempre trattato come un giocatore vero. Non l'ho mai dimenticato. Anche come allenatore lo devo ringraziare. Venivo da un infortunio, non ero il giocatore che non ero primo, Max aveva ragione: ci siamo chiariti, gli ho chiesto scusa. Da due-tre anni a questa parte c'è un grandissimo rapporto, ci sentiamo spesso. C'è un bel rapporto di amicizia. Gli invidio la bravura: se vedi la Juventus non capisci nulla, cambia la gara al 45esimo”.
ATTACCO JUVE – “Come gioca la Juve non ci cambia nulla. Abbiamo preparato più soluzioni: credo che giocheranno con i tre difensori. La qualità loro è indiscutibile”.
REAL MADRID – “La Juve è una macchina da guerra, non fanno calcoli, ormai sono abituati. Sono pronti, la priorità della Juve è il Milan, al Real penseranno quando dovranno affrontarlo”.
GRANDE PARTITA – “Spero che faremo una grande partita, non ne sono sicuro. C'è solo una cosa sicura. Ho letto cosa hanno detto i ragazzi, se leggi i titoli pensi a una squadra presuntuosa. Nei titoli c'è qualcosa di sbagliato. So che alleno una squadra che sta bene, abbiamo risolto il problema di Kalinic: ho detto che non portavo rancora perché lo penso veramente. Siamo costruendo qualcosa di importante. Abbiamo due partite importanti, la prima sarà con la Juventus e speriamo di fare la nostra figura”.
BONUCCI E DONNARUMMA – “Li ho visti bene. Per 10 giorni non sono stati con noi. Leo dopo tantissimi anni di vittorie, torna e Torino ed è normale l'emozione. Di Donnarumma quello che è successo l'anno scorso va messo da parte, è il passato. Domani è un'altra partita e non deve pensare allo scorso anno”.
Milan, Gattuso: “Entro domani sapremo se Conti dovrà operarsi”
CONTI – “Con Andrea in questi mesi ci sono stati tanti confronti. E' un ragazzo che ha una voglia incredibile e a volte la voglia bisogna metterla da parte, bisogna sentire le sensazioni. Non siamo stati abbastanza bravi, magari la colpa è più mia, a farlo andare più tranquillo. Ora è in America e non si sa se dovrà fare un nuovo intervento, lo sapremo tra stasera e domani. Questo ci deve far capire che ora dobbiamo stare vicino al ragazzo che è un patrimonio della società e dello spogliatoio. Dobbiamo metterlo in condizioni di farlo recuperare al 100% e vedremo cosa ci diranno i dottori. Gli siamo vicini e da parte mia, da parte dei compagni e del Milan ci sarà sempre massima disponibilità nei suoi confronti”.
CHI TOGLIEREI – “Il collettivo. E' facile dire Dybala, Higuain. Se non sbaglio sono dieci partite che non prende gol. E' una squadra messa bene in campo, è il collettivo mi fa paura. Danno la sensazione di non sudore nemmeno. Stai lì una giornata e gli fai il solletico. E' la classica squadra italiana: si difende bene e quando riparte esce fuori la sua qualità”.
KALINIC – “Lo dimostra che è rientrato lunedì e si è allenato da solo. Quando Mirabelli dice che stimo Nikola non dice una bugia, è la verità: è un giocatore che ci può dare ancora tanto. Da parte mia deve esserci la consapevolezza di tirare fuori il massimo. In quel momento là non l'ho visto bene ed ho dovuto fare quella scelta. Ma senza rancore: il calciatore ha capito e si è messo a disposizione”.
NAPOLI – “Non spero nulla. Forse do un'occhiata alle squadre con cui siamo in lotta, con il Napoli non ci stiamo giocando nulla. La Juve non ha bisogno di vedere cosa fa il Napoli, è una macchina perfetta”.
MATUIDI – “Da quando faccio questo mestiere, mi piacciono i giocatori che sanno fare le due fasi. Io quando mi rivedo non è che mi piaccio tanto. Matuidi sa anche inserirsi, è un calciatore completo, 3-4 gol in stagione li fa sempre. Mi piace, è un giocatore un po' diverso da me: io ero più un cagnaccio, conquistavo più palloni, lui ha più gol. Mi sono chiesto perché il Psg ha dato via un calciatore così forte”.
VOCI DI ADDIO – “Dietro voi oggi c'è il dottor Brozzi. Questa mattina sono andato dai magazzinieri, dai fisioterapisti e ho detto che non volevo sentire nessuna parola su Conti. Noi dobbiamo preparare una partita. E' la stessa cosa è quando vedo un giocatore che è triste. Quando si perde un po' di tempo, quando le cose le stoppi subito non te ne accorgi. Quando arrivo alle 7.30 con l'allenamento alle 10 è perché voglio stoppare subito la catena”.
ROMAGNOLI E CALABRIA – “Gli errori capitano anche quando giocano loro. In questo momento abbiamo bisogno di tutti. E' normale che i meccanismi difensivi con Calabria vengono meglio rispetto a Borini, ma ad avercele gente come Borini. Ringrazio i ragazzi per quello che hanno fatto contro il Chievo, si sapeva che dovevamo far fatica. Non mi piace dare le colpe perché abbiamo preso due gol per le assenze: li abbiamo preso perché siamo stati lenti, siamo stati svogliati. La colpa è di tutti”.
ANDRE' SILVA – “Come mi mette in difficoltà lui, mi mette in difficoltà Cutrone, Kalinic. E' difficile con il 4-3-3, decidiamo domani. E' importante che loro mi devono mettere in difficoltà e lo stanno facendo”.




















