Il fantasista turco elogia mister Gattuso: “Ora siamo una squadra, so chi gioca dietro di me e come gioca”
JUVENTUS MILAN CALHANOGLU GATTUSO MONTELLA / E' un Hakan Calhanolgu rinato quello che si sta vedendo nelle ultime settimane. Dal quel giocatore spaesato e alla ricerca della giusta collocazione tattica di acqua sotto i ponti ne è passata tanta: ora i tifosi del Milan possono godersi tutta la classe del fantasista turco, rivitalizzato dalla 'cura Gattuso' e dal nuovo ruolo nel tridente offensivo che gli è stato cucito addosso.
Juventus-Milan, Calhanoglu: “Gattuso? Mai avuto un allenatore che parlasse così tanto!”
Domani sera l'ex Bayer sarà chiamato alla cosidetta 'prova del nove': c'è il big match contro la Juventus, una gara che lo stesso Calhanoglu ha presentato attraverso le colonne di 'Tuttosport'. Questi i passaggi più significativi selezionati da Calciomercato.it:
JUVENTUS – “L'ho trovata, ora che gioco in Italia, esattamente come la vedevo quando stavo in Germania. Forte come team, come gruppo. Poi ha anche i fuoriclasse: secondo me Pjanic, Higuai e Dybala sono quelli capaci di decidere un match quando vogliono. Ma la forza è a compattezza della squadra. Avranno la testa al Real? Ma no, sono professionisti e abituati da anni a giocare più competizioni nello stesso arco di tempo”.
MILAN – “Adesso siamo una squadra. E' per questo che sono fiducioso. A Torino possiamo fare risultato perché non dipendiamo dal singolo, ma ci aiutiamo. E gli ultimi risultati ci hanno dato fiducia”.
CAMBIO GATTUSO-MONTELLA – “Non ho mai avuto un allenatore che mi parlasse così tanto. Ma come lo fa con me, lo fa con tutti. Mi ha preso da parte, appena arrivato e mi ha detto che dovevo liberami la testa, che dovevo giocare senza pesi e senza ansie. Beh, i risultati li avete visti. E poi non molliamo mai, ti chiede sempre il 101%. Andiamo ad allenarci con gioia perché sappiamo che ci divertiamo. In campo ora siamo una squadra. Io gioco a sinistra dove ho sempre giocato. E so che dietro a me c’è Jack (Bonaventura, ndr), e dietro ancora Ricardo Rodriguez. Sappiamo cosa fanno gli altri. Eravamo in tanti nuovi, non ci conoscevamo. Ora io so dove gioca Suso e come gioca Suso”.
MONTELLA – “Ha eliminato il Manchester United dalla Champions? Capita che un allenatore vada bene per un ambiente non per un altro. Capita anche che un giocatore renda di più con un tecnico e meno con un altro. Nel calcio siamo tutti di passaggio”.
ELIMINAZIONE EUROPA LEAGUE – “La sconfitta di Londra mi ha insegnato che a volte le partite non le decidono i giocatori, ma l’arbitro. Insomma avete visto cosa è successo. Abbiamo avuto delle chance, abbiamo giocato anche bene, ma l’arbitro ha cambiato il match”.
FUTURO – “Se intende quello immediato non c’è alcun dubbio a riguardo. Gattuso, Mirabelli, Fassone, mi hanno aiutato un sacco. Mi sono stati vicini quando le cose non andavano bene e adesso siamo tutti felici per quello che sta succedendo. Poi, nel calcio, sempre meglio non parlare del futuro, perché può capitare qualsiasi cosa, anche indipendentemente dalla tua volontà. Il mio futuro, in questo momento è solo la Champions League”.
Calhanoglu, infine, nel corso di un’altra intervista, rilasciata stavolta al 'Corriere della Sera', si è soffermato su un dettaglio della sua ultima esultanza: “Dopo il gol al Chievo ho baciato la maglia del Milan: d'ora in poi farò così. È stato il mio primo bacio, non lo avevo mai fatto in Germania, né con l’Amburgo, né con il Bayer Leverkusen. Speriamo di rifarlo contro la Juventus, la mia fiducia cresce, mi sento bene, in campo e fuori. Nei mesi scorsi abbiamo giocato buone partite, ma i match importanti arrivano ora, la Juve e subito dopo l'Inter. Dobbiamo vincere, non è importante se segno io”.




















