Il giornalista del ‘Corriere della Sera’ è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it
ARGENTINA ITALIA ESCLUSIVO TOMASELLI / L'Italia riparte dall''Ethiad Stadium' e dall'amichevole di lusso contro l'Argentina dopo la débacle contro la Svezia e la mancata qualificazione per i prossimi Mondiali in Russia. C'è grande cuoriosità per vedere all'opera la Nazionale del Ct ad interim Di Biagio, che questa sera sembra intenzionato a puntare ancora sullo zoccolo duro della precedente gestione Ventura. Per analizzare Argentina-Italia, oltre a tutti gli spunti che fanno da contorno all'ambiente azzurro, Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Paolo Tomaselli, inviato del 'Corriere della Sera' a Manchester per seguire il prestigioso test amichevole.
“Non sarà un'Italia tanto sperimentale, visto che nove elementi su undici sono reduci dal doppio spareggio contro la Svezia. E non mi stupisco di questo perché al momento il panorama italiano non offre un parco giocatori così ampio – esordisce Tomaselli – Siamo nel bel mezzo di una transizione generazionale che richiede tempo e non possiamo permetterci di bruciare adesso dei 25enni che poi al prossimo Mondiale in Qatar saranno nel pieno della maturazione calcistica. Ci saranno sì delle novità, qualche indicazione nuova, però non mi aspetto nulla di sperimentale questa sera contro l'Argentina. Vedremo un'Italia senza paura del risultato e, come ha sottolineato Di Biagio, capace di giocare maggioramente nella metà campo avversaria con più lucidità e spensieratezza, tutte cose che non si sono viste in campo nello spareggio con la Svezia”.
Tomaselli fa il nome di un giovane in particolare per il nuovo ciclo della Nazionale: “L'uomo immagine di questa generazione per doti tecniche, talento e per l'esperienza che ha già accumulato a livello internazionale è sicuramente Bernardeschi. Come tutti sappiamo non è stato convocato per queste due amichevoli in Inghilterra a causa dell'infortunio al ginocchio, però è il maggior talento che abbiamo in questa fase. Chiesa è sicuramente un gran prospetto, ma è molto giovane e deve dimostrare ancora tanto. Come diceva Capello non dobbiamo comunque farci prendere dai facili entusiasmi per quello che questi giovani dimostrano in Serie A perché la statura di un giocatore si dimostra nelle coppe e a livello internazionale. La maglia azzurra pesa tanto e ha bruciato tanti campioni come ha ribadito lo stesso Capello. Noi in questo momento ne abbiamo pochi e dunque ci vuole ancora maggior cautela”.
Italia, da Conte a Buffon: Tomaselli in esclusiva
E' di grande attualità ovviamente la scelta in seno alla Federazione sul prossimo Ct dell'Italia: “La qualità è importante, però il Commissario tecnico in una Nazionale può determinare molto. Conte ad esempio, con un gruppo non eccelso o perfino inferiore a quello di Ventura, ha sfiorato la semifinale dell'Europeo uscendo ai rigori contro una corazzata come la Germania. In un torneo di 40 giorni come un Mondiale e un Europeo, il lavoro del Ct non è assolutamente secondario – sottolinea Tomaselli – Io vedrei bene un ritorno di Conte, sarebbe la scelta più giusta. Sia per le capacità che ha dimostrato nel saper ricoprire questo ruolo, sia anche per certi meccanismi federali perché il selezionatore deve occuparsi pure di altre questioni. Anche alla Juve, nella stagione del primo scudetto, aveva portato al successo una squadra sì forte con un Pirlo più giovane e un Vidal in rampa di lancia, ma sicuramente con un reparto d'attacco non al livello di quello attuale. Chiunque venga non deve comunque prendere la Nazionale come una seconda scelta ma come una missione – ben pagata certo però sempre meno rispetto ad un club – e aprire un ciclo di almeno quattro anni per fare qualcosa di buono e dare impulso al progetto. A questa generazione, che accusa un deficit di personalità più che tecnico, serve tempo in ottica Mondiale 2022″.
Tiene banco anche il futuro di Gianlugi Buffon nello spogliatoio azzurro: “L'ultima apparizione è prevista sulla carta per il 4 giugno a Torino contro la Francia, dove ci sarà l'addio al calcio del più grande portiere della storia – chiosa Tomaselli – Lo scenario credo sia questo, a meno che la Juve non vinca la Champions League: in quel caso, penso che Buffon possa e voglia ritagliarsi un ruolo nella squadra bianconera per arrivare fino al Mondiale per Club. Sarebbe però un'impresa…”.
Argentina-Italia, Tomaselli in esclusiva sul caso Icardi-Dybala
Hanno suscitato scalpore le parole nella conferenza stampa di vigilia del Ct dell''Albiceleste' Sampaoli su Icardi e Dybala: “Quello d'attacco è l'unico reparto in cui l'Argentina ha davvero tante scelte e abbondanza. A noi italiani stupisce comunque l'esclusione di Icardi e Dybala viste le prestazioni dei due in Serie A e dello juventino in Champions con il Tottenham – dice Tomaselli – Però al Mondiale serve essenzialmente un gruppo che va in “battaglia”, che deve convivere per 40 giorni e dove oltre al lato tecnico ci sia anche un certo feeling umano all'interno dello spogliatoio. Lo stesso Sampaoli ha detto inoltre che questa è la squadra di Messi e che in sostanza alcune scelte dipendono anche dal fuoriclasse del Barcellona. Credo che Icardi non andrà al Mondiale perché penalizzato dalla questione Wanda Nara-Maxi Lopez, che in Argentina ha sempre avuto grande risalto e ricevendo tantissime critiche tra cui spicca anche Maradona. La situazione è difficile pure per Dybala, che andrebbe al Mondiale soltanto nel caso in cui – e speriamo di no – dovesse infortunarsi Messi. La 'non compatibilità' tra i due è stata confermata, anche un po' ingenuamente, dallo stesso Dybala lo scorso settembre prima di Barcellona-Juve. Icardi e Dybala sono ancora relativamente giovani e credo che il loro Mondiale sarà quello del 2022 in Qatar. Le parole di Sampaoli rischiano un po' di deprimere i due calciatori, soprattutto Dybala. Però i grandi campioni si vedono nelle difficoltà – ha concluso il giornalista del 'Corriere della Sera' – e quindi mi aspetto una reazione di entrambi per provare a mettere in difficoltà Sampaoli”.




















