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Juventus, Pjanic: “Napoli, conta vincere. Sarri? Sto con Allegri”

Il centrocampista bianconero ha parlato anche di Roma, ribadendo: “Non ho tradito nessuno”

JUVENTUS PJANIC ROMA NAPOLI / Spal-Juve terminata 0-0 riapre la lotta scudetto, ridestando l'entusiasmo del Napoli, che rischiava di entrare in campo col Genoa sotto di sette punti. La distanza ora è di due, con i bianconeri attesi dal match contro il Milan e lo scontro diretto Juve-Napoli cerchiato sul calendario. 

Intervistato da 'Il Messaggero', Pjanic ha parlato anche dello scontro al vertice, soffermandosi però soprattutto sul proprio passato alla Roma e le differenze storiche con il club bianconero: “Per lo scudetto si deciderà molto nello scontro diretto. Per il settimo scudetto è ancora lunga, anche se stiamo messi bene. Da vincente ci si sente molto bene. Qui alla Juve si respira la vittoria dalle mura. Agnelli me ne parlò nel mio primo giorno. Ovunque ti giri, vedi bacheche piene di trofei”.

NAINGGOLAN – “Non ho scelto di vincere facile, ma dopo cinque anni a Roma ho voluto fare altre esperienze. La carriera di un calciatore è breve e, detto questo, vincere non è mai facile, neanche alla Juve. Vincere a Roma sarebbe stato diverso, un'emozione unica. Ci ho provato, ma non ci sono riuscito. Non ho tradito nessuno. Qui a Torino c'è meno passione, dunque meno pressione. Fuori dal campo un calciatore dovrebbe essere trattato normalmente”.

TOTTI – “Un genio, in grado di vedere in anticipo cose che ad altri sfuggivano. Si capiva che alla fine qualcosa non funzionava e forse avrebbero dovuto accompagnarlo con maggior semplicità. Spalletti ha gestito tutto, quando forse erano altri a dover prendersi delle responsabilità”.

NAPOLI – “Gioca il miglior calcio d'Italia, ma la Juve è più pericolosa e più intelligente nell'interpretazione della gara. Alla fine poi conta il risultato. Si gioca per vincere e io sto con Allegri”.

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