Il direttore sportivo ha parlato del momento attuale del club e non solo
ROMA MONCHI / Il direttore sportivo della Roma Monchi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della radio ufficiale del club. Queste le sue parole:
ROMA-SHAKHTAR – “Se vogliamo diventare una squadra importante, dobbiamo gestire la partita seguente con lo stesso livello di motivazione. E' un segno di maturità. Tutti lavoriamo qua per una Roma forte in tutte le partite”.
CRITICHE – “Non è facile trovare soluzioni, penso che dobbiamo capire e imparare a gestire meglio il successo e amministrare meglio la sconfitta. Questo è il primo problema che abbiamo a Roma, appena iniziamo a vincere siamo i campioni e appena c’è una sconfitta ci abbattiamo. Dobbiamo trovare equilibrio, la serata dell’altra notte è stata importante, ma dobbiamo continuare, non dobbiamo fermarci. Siamo su questa strada, ma non è facile cambiare. Questo è il primo problema che abbiamo, state parlando con uno che era un portiere che è dovuto uscire dallo stadio con i tifosi che lo volevano picchiare! (ride n.d.r.). Se la squadra non vince è normale che arrivano le critiche e viceversa, devi essere preparato a questo, è la normalità. Bisogna sempre pensare alla prossima partita, nel calcio non c’è passato o futuro, c’è solo presente”.
ERRORI – “Ho imparato tanto dagli errori. Ne ho fatti tanti ma ho avuto la capacità di capire di aver fatto male. Prendiamo l'esempio di Hector Moreno, ero convinto fosse un giocatore da Roma ma per diversi motivi non è andato bene ed è stato meglio fermarsi subito”
ALISSON – “Alisson è impressionante? Sì, è vero, trasmette tranquillità e equilibrio. Quando giocavo io i compagni dicevano: dobbiamo fare un gol in più perchè gioca Monchi. Lui è fortissimo. C'è da dire che il nostro preparatore è fortissimo, sono convinto che i nostri portieri siano migliorati tanto grazie a Marco (Savorani, n.d.r.)”.
LA SOCIETA' – “Ho parlato tante volte con Mauro (Baldissoni, n.d.r.) e Umberto (Gandini, n.d.r.) e penso che a livello sportivo dobbiamo ambire ad essere allo stesso livello della società. Ho trovato una società strutturata, forte, preparata e moderna”.
FUTURO – “Sto lavorando tanto sul futuro. Io abito qua praticamente (ride, n.d.r.). Nelle prime ore del mattino sono più vicino alla squadra e lavoro al presente, poi inizio a lavorare sul futuro della squadra. Non ci fermiamo mai, nel calcio non c'è un momento di tranquillità. Ora ho parlato col mister e con Totti, dopo quest'intervista tornerò nel mio ufficio per parlare dei calciatori del futuro. E domani dopo il sorteggio ho un appuntamento per parlare del futuro”.
LA PARTITA COL CROTONE – “Io ho guardato la partita di domenica del Crotone contro la Sampdoria, dopo 20 minuti era 'finita'. Bisogna partire forte fin dai primi minuti, con un buon atteggiamento fin dall'inizio per dimostrare di avere la testa concentrata sul Crotone”.




















