Il tecnico giallorosso Di Francesco in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Roma
NAPOLI ROMA DI FRANCESCO / Domani sera, al San Paolo, infuocato 'Derby del Sole': Napoli-Roma avrà risvolti non decisivi ma molto importanti per la corsa scudetto e per quella alla Champions League. I giallorossi, dopo la sconfitta con il Milan che li ha fatti scivolare al quinto posto, devono rialzarsi, ma di fronte avranno la capolista, che oltretutto, dopo dieci vittorie di fila, non sembra per niente intenzionata a fermarsi. Calciomercato.it ha seguito per voi la conferenza stampa del tecnico della Roma Di Francesco.
ANDATA – “Siamo troppo distanti da quella gara, ma dobbiamo ripartire dall'atteggiamento del secondo tempo. Dobbiamo avere la mentalità di restare in partita con continuità: con il Napoli non possiamo permetterci di non farlo. Abbiamo le potenzialità per fare bene a Napoli anche se la classifica al momento non dice questo”.
NAINGGOLAN E PELLEGRINI – “Sono rientrati con la squadra da ieri. Radja ancora deve smaltire i postumi del dente perso. Pellegrini è tornato completamente a disposizione”.
ELEZIONI – “Chi deve giocare domenica è quasi impossibilitato a votare, se non si ha la residenza nella città dove si gioca. Non è giusto essere assenzionisti, io andrò a votare, credo nel voto. Bisogna votare se vogliamo cambiare qualcosa. Ognuno di noi deve fare una scelta e votare, poi il voto è segreto come è giusto che sia”.
EL SHAARAWY E DEFREL – “Sono due giocatori si sono allenati molto bene, forse Defrel ha avuto qualche problemino in più. Potrebbero essere presi in considerazione entrambi, come tutti i calciatori della rosa. Non ho ancora deciso”.
SARRI– “Non abbiamo fatto lo stesso percorso. Ha iniziato prima di me, è passato per esoneri, difficoltà, gioie ed ora è diventato uno dei migliori in circolazione. Ha cambiato anche il sistema di gioco, ma ha mantenuto la sua filosofia, la sua mentalità. E' stato bravissimo a dare alla squadra giuste motivazioni e a far capire ai giocatori le due fasi”.
Roma-Napoli, Di Francesco: “Volevo Balotelli al Sassuolo”
BALOTELLI – “Allenerei Balotelli. Volevo portarlo a Sassuolo, ho fatto una lunga chiacchierata, poi non ci sono state le condizioni. E' un calciatore stimolante”.
SCONTRI DIRETTI – “Al di là di chi affrontiamo, noi abbiamo necessità di fare risultati per riprenderci il posto in Champions. Aver fatto pochi punti con le dirette concorrenti ci ha tolto qualcosina: dobbiamo domani provare a rimediare”.
MENTALITA' – “Non diamo continuità a movimenti. I ragazzi cercano di interpretare il lavoro che gli chiedo, poi si perdono: bisogna lavorare sull'aspetto mentale e non andare in difficoltà ai primi problemi. Il campo poi dà la risposta: i fatti dicono che alle prime difficoltà usciamo delle partite. Abbiamo fatto poche rimonte, significa che ci sono dei limiti sui quali dobbiamo lavorare”.
CONFRONTO CON LA SQUADRA – “Al di là di quello che ho detto alla squadra, forse non avete capito una cosa: confondete disponibilità ed educazione con la mancanza di carattere, la poca personalità, la capacità di non saper interagire. La condivisione è fondamentale, significa crede in quel che si fa. Io credo in un determinato tipo di gioco e quando parlo con i ragazzi, ascolto e decido io. Ascolto anche a voi, ma non è segno di debolezza. Questa cosa mi dà fastidio: deciderò sempre io qual è il sistema di gioco. Se vedo che dall'altro lato non c'è risposta, sarò il primo a salutare”.
DE ROSSI O GONALONS COME REGISTA – “Nella gestione della palla, Daniele ha più capacità di gestione e di esperienza. Maxime è più portato fisicamente a recuperare palla. Il modulo conta poco, conta la squadra corta: quando ci allunghiamo inizia ad esserci qualcosa che non va. Si parla spesso di individualità, ma il concetto di fondo è sempre quello: la squadra”.




















