Le dichiarazioni dell’Ad rossonero all’indomani del successo di Roma
MILAN FASSONE – Corre forte il Milan sotto la gestione Gattuso. Marco Fassone sottolinea i meriti del tecnico ed esalta anche il rendimento del baby Cutrone: “Patrick per noi è stata una sorpresa, soprattutto nella velocità con sui si sta imponendo. Siamo stati bravi a dargli fiducia, nel tenerlo senza lasciarlo partire. Gattuso? Sta dando serenità all'ambiente, adesso c'è un clima diverso a Milanello e si vede all'interno del gruppo e nei risultati in campo. Forse, rispetto a Cutrone, ci ha sorprese di più la velocità con cui Gattuso ha preso in pugno la squadra”.
OBIETTIVI – “Bisogna credere alla Champions League, soprattutto adesso che siamo più vicini. Bisogna sempre aver prudenza da dirigente, però è giusto che il gruppo creda anche alle missioni 'impossibili'. E il bello del calcio e poi Gattuso è un grande motivatore. Obiettivi? Pensiamo di gara in gara, non guardiamo troppo oltre. Mercoledì c'è la Lazio: cominciamo da mercoledì, già la finale di Coppa Italia ci permetterebbe di giocarci un trofeo e poi la Supercoppa”.
KALINIC – “Ha vissuto un'estate tribolata, si è allenato poco quando è arrivato. Poi gli infortuni lo hanno premiato, ma ieri sera ad esempio è stato determinante quando è entrato in campo. Noi crediamo molto in Kalinic, malgrado l'esplosione di Cutrone. In estate abbiamo fatto 11-12 acquisti, poi ci sta che un paio di questi non rendano subito al meglio”.
PROPRIETA' – “Il presidente Li non ci sta facendo mancare niente, è presente e sentiamo l'appoggio totale da parte della proprietà. Lui ha investito tanto per acquistare il Milan e ha messo anche tanti soldi per il mercato. La gestione manageriale è al momento corretta, la proprietà è sempre vicina alla dirigenza e alla squadra. I cinesi hanno una modalità diversa di gestire il calcio: la gente deve abituarsi a questi nuovi metodi. I dubbi delle Federazione? In Federcalcio non hanno dubbi sulla gestione del Milan. Il nuovo commissario, nel mostrare la sua vicinanza al Milan, si è probabilmente espresso male”.
