I migliori e i peggiori in Germania: Jarstein c’è, Lewandowski non si vede
BUNDESLIGA TOP FLOP / Il Bayern Monaco si ferma. Senz'altro è questa la grande notizia di giornata, con l'Hertha Berlino che riesce a bloccare la capolista sullo 0-0 all'Allianz Arena. Il vantaggio è quantomai rassicurante visti i 20 punti di vantaggio su Borussia Dortmund (che stasera può andare a -17) e Schalke 04. Gli uomini di Tedesco trovano una preziosa vittoria contro il Bayer Leverkusen. Brutto passo falso per il Lipsia, che perde in casa 2-1 contro il Colonia. Sempre più in crisi invece l'Amburgo, sconfitto 1-0 nel derby contro il Werder Brema.
Bundesliga, ecco i top e i flop della 24a giornata
I TOP:
BURGSTALLER (Schalke 04): Bastano dieci minuti per far capire il perché Tedesco lo preferisca a Marko Pjaca. L'austriaco manda al bar Retsos e sigla il bellissimo gol che spiana la strada agli ospiti. Ottima tecnica e giocate di intelligenza. Il migliore.
JARSTEIN (Hertha Berlino): Non è costretto a compiere veri e propri miracoli, ma si fa trovare sempre attento e pronto quando chiamato in causa. Disinnesca tutti i tentativi da parte del Bayern e mantiene inviolata la propria porta. Un'impresa non da poco.
KRAMER (Borussia Mönchengladbach): Prova di corsa e sostanza, ma anche uno splendido gol di sinistro che permette alla propria squadra di espugnare il campo di Hannover. Decisivo.
I FLOP:
LEWANDOWSKI (Bayern Monaco): Non è decisamente una prova alla sua altezza. Poco servito, spara a salve verso la porta avversaria. Ha sui piedi ad inizio match una buona occasione ma la spreca malamente. Non è la sua giornata.
ABRAHAM (Eintracht Francoforte): Una sua dormita permette allo Stoccarda di segnare l'unico gol del match. Lento e goffo, si fa bruciare da Ginczek regalandogli il pallone. Il tiro dell'attaccante viene salvato sulla linea, ma Thommy lo ribatte in rete.
KOHR (Bayer Leverkusen): Decisamente troppo ingenuo. Il giovane centrocampista non riesce a contenere la sua foga e rimedia due gialli nel giro di pochi minuti. Con la squadra già sotto di un gol, la sua espulsione è un'ulteriore ostacolo che per i suoi compagni di squadra si rivela impossibile da scalare.
