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Shakhtar-Roma, ESCLUSIVO Ugolini: “Ecco perchè saltò Luiz Adriano”

L’ex preparatore e tattico della squadra ucraina ha presentato l’andata degli ottavi di finale di Champions League

Il fischo d'inizio di Shakhtar-Roma si avvicina. A partire dalle 20.45 le due squadre si affronteranno nell'andata degli ottavi di finale di Champions League, concedendo il bis dopo la sfida del 2011, vinta dal club ucraino che si qualificò ai quarti. “Giocammo all'andata contro un allenatore, Ranieri, e al ritorno con un altro, Montella – ricorda Massimo Ugolini, ex preparatore e tattico dello Shakhtar, ai microfoni di Calciomercato.it – In Italia siamo molto umorali e non riusciamo a scindere le due competizioni, quindi se si va male in campionato è difficile andare bene in Champions. Sicuramente questa situazione ci ha avvantaggiato e il risultato dell'andata è stato clamoroso. Vincemmo per 3-2 all'Olimpico. In quella squadra i giocatori della prima generazione erano in un'età più matura. Potevamo contare su calciatori come Fernardinho, Jadson, Willian, Douglas Costa, Luiz Adriano. Arrivammo ai quarti di finale per la prima e unica volta nella storia. Poi c'era Srna al top della forma e credo che questa sia una grave perdita per questa sera”.

Shakhtar-Roma, esclusivo Ugolini: “La condizione fisica è un'incognita”

Tornando all'attualità, l'ex stratega di Mircea Lucescu (10 anni di collaborazione, 9 allo Shakhtar e 1 allo Zenit), ha detto: “Per quanto riguarda stasera, ci sono delle incognite dal punto di vista della condizione fisica dopo una sosta così lunga. Mi aspetto due squadre che giocano bene, mi godrò questa gara. Segnare un gol fuori casa sarebbe una cosa importantissima per la Roma, anche perché al ritorno loro saranno entrati in forma. Lo Shakhtar è comunque una squadra che può andare a strappi con giocatori che sanno ribaltare in pochissimo tempo l'azione da difensiva a offensiva. Fred Taison sono i giocatori più importanti per loro. Il primo è un centrocampista completo, il secondo è fondamentale nel ribaltare l'azione e portare rifornimenti a Bernard Marlos che saranno anche loro molto pericolosi per la Roma”.

Shakhtar-Roma, esclusivo: Ugolini e il mercato dello Shakhtar

A proposito di Bernard Fred, impossibile non parlare delle tematiche legate al calciomercato. Il primo è in scadenza di contratto a giugno, il secondo è molto vicino al Manchester City, nuovamente a duello con lo United. “Per caratteristiche tecniche e fisiche, credo che la Spagna sia il paese ideale per Bernard. Ha un problema alla spalla da parecchi anni. Ci ho parlato un mesetto fa in Turchia durante il ritiro e ogni volta che cade ha dei problemini. Al di là di questo, è un giocatore che patisce molto il contatto fisico, perché non è strutturalmente un portento. Nel calcio spagnolo andrebbe a nozze. La Premier gliela sconsiglierei anche se la sua grande tecnica si adatterebbe a qualsiasi campionato. Su Fred posso dire che nell'ambiente Shakhtar si avvertiva il sentore di perderlo già a gennaio, quindi credo che la sua cessione sia solamente rimandata, anche se nel calcio è tutto molto dinamico. Lui, invece, può giocare in tutti i campionati perché è molto tosto”.

A proposito di Roma, nel gennaio del 2015 Luiz Adriano fu molto vicino ai giallorossi dopo aver raggiunto un'intesa con il club capitolino, ma la dirigenza ucraina non lasciò partire l'attaccante: “Saltò perché era una sessione invernale e dopo la sosta non potevamo permetterci di affrontare il resto della stagione senza un sostituto alla sua altezza. Non potevamo avere un erede dello stesso valore, dunque abbiamo preferito aspettare l'estate. Due anni prima avevamo ceduto Willian a gennaio, prima degli ottavi contro il Borussia Dortmund, solamente perché avevamo preso qualche giorno prima Taison che, seppur ancora non ai livelli dell'attuale giocatore del Chelsea, per caratteristiche e qualità ci faceva sentire tutelati. Luiz Adriano poi è andato al Milan, ma molti nostri giocatori sono stati seguit da squadre italiane. Lo stesso Srna poteva giocare in Serie A, ma l'amore per lo Shakhtar non lo ha mai fatto muovere, anche perché hai quasi la certezza di giocare ogni anno la Champions. e il cub da un giusto valore ai propri giocatori. E' stata sempre una bottega molto cara, perché il Presidente non ha bisogno di soldi. Vende solamente se fa l'affare”. Chiusura dedicata al futuro: “Ho ricevuto alcune offerte dall'estero, ma il mio desiderio è quello di poter lavorare in Italia“.

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