Il manager dei Blues commenta l’andata degli ottavi di finale di Champions League
CHELSEA BARCELLONA CONTE / Dopo Chelsea-Barcellona, Antonio Conte interviene ai microfoni di 'Premium Sport' e parla della gara di Champions ma anche di un possibile ritorno in Nazionale. “Sicuramente sono rammaricato, come lo sono i calciatori – dice – . Quando giochi contro squadre forti come il Barcellona devi fare la gara perfetta per ottenere la vittoria. Per nove decimi siamo riusciti a fare la gara perfetta, poi abbiamo fatto quell'errore e con Messi lo paghi. I ragazzi hanno dato il 120%, non siamo stati molto fortunati. Peccato perché la gara l'avevamo preparata bene. La qualificazione è aperta ma servirà una gransissima impresa e andare a Barcellona provando a ribaltare il pronostico”.
VOCI SU ESONERO – “E' la storia del Chelsea, è inevitabile che in passato in 14 anni sono stati cambiati 10 allenatori. Quando c'è questa abitudine, la stampa ci gioca tanto e appena c'è qualche risultato che non arriva provano a mettere pressione. Quest'anno dopo la prima sconfitta, dopo la prima partita, c'era già chi parlavano di esonero. E' la storia che dice questo, il Chelsea è molto chiacchierato dalla stampa ma per me non c'è nessun problema”.
NAZIONALE – “Guarda, l'ho detto in maniera molto chiara. Ho un contratto fino al 2019 e intendo rispettare questo contratto. Poi nel calcio può accadere di tutto: oggi uno è felice ma bisogna essere in due a continuare i matrimoni. Il nostro lavoro è particolare: la mia intenzione è continuare, rispettare il contratto. Dovesse cambiare qualcosa si aprirebbero tanti scenari”.
MORATA DALL'INIZIO – “Non penso che poteva giocare dall'inizio: sono gare di lotta, di sacrificio. Noi dovevamo avere una squadra equilibrata, con Morata, con Hazard al posto di Pedro o Willian perdevi due giocatori in fase di non possesso e non te lo puoi permettere. Bisogna capire cosa ti possono dare i giocatori con e senza palla e trovare equilibrio soprattutto contro squadre così forti altrimenti è un harakiri.
