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Serie A, da Gattuso a Lopez: cambiare allenatore (non) conviene

Finora ci sono stati otto cambi di guida tecnica. Restano a rischio le panchine di Verona e Spal

SERIE A CAMBI ALLENATORE MAZZARRI GATTUSO IACHINI / Cambiare in corsa l'allenatore conviene o no? Spesso no, ma quest'anno senz'altro sì. Finora in Serie A ne sono cambiati otto, con altri due a forte rischio: Semplici della Spal e (praticamente dall'inizio) Fabio Pecchia del Verona. Oltre la metà di questi ha indubbiamente, almeno per ora, risollevato in parte o del tutto le sorti della squadra presa durante il campionato. Il caso più emblematico è quello rappresentato da Gennaro Gattuso: subentrato a Montella e dopo un avvio complicato, il tecnico calabrese ha ridato vita al Milan conquistando 18 punti in dieci giornate (1,79 la media complessiva) e la semifinale di Coppa Italia con la vittoria del derby ai supplementari. Tanto che gli ultimi rumors di calciomercato parlano di un possibile rinnovo fino al giugno 2020.

Serie A, da Gattuso a Mazzarri e Lopez: svolta e non con il cambio in panchina

L'altro non da meno è rappresentato da Massimo Oddo, che a fine novembre ha sostituito Del Neri sulla panchina di un'Udinese in grosse difficoltà trascinandola poi quasi a ridosso della zona Europa League. Dove staziona il Torino di Walter Mazzarri, in sella da gennaio al posto di Mihajlovic e capace di ridare solidità a Belotti e compagni oltreché punti: ben 11 nelle sue prime cinque partite da allenatore granata. Davide Ballardini ha a fatto meglio di entrambi – al di là della media punti: 1,71, la stessa di Mazzarri e inferiore a quella di Oddo (2) – considerate le condizioni di squadra, società e ambiente al suo arrivo in sostituzione di Juric sulla panchina del Genoa, reduce da due vittorie pesantissime contro Lazio (all'Olimpico) e Chievo in casa. E' sulla buona strada, invece, Walter Zenga al Crotone, dove è stato chiamato lo scorso dicembre a rimpiazzare il dimissionario Nicola: 9 punti in altrettante partite (media di 1) ma squadra visibilmente in crescita tanto che nelle ultime due giornate ha fermato l'Inter a 'San Siro' e l'Atalanta allo 'Scida' sfiorando pure la vittoria. Una flebile 'svolta' con il cambio di allenatore c'è stata infine a Sassuolo: la media punti di Iachini è di poco superiore a quella dell'esonerato Bucchi (1,25 rispetto a 0,95). E' di fatto mancata, invece, a Cagliari, passato a ottobre da Rastelli a Lopez: la differenza di media punti è davvero sottilissima (1 contro 1,12) e quindi da considerare ininfluente. Al di là dei punti, si può dire che nel complesso non sia avvenuta nemmeno a Benevento: fino alla nona con Baroni i sanniti erano ultimi (con 0 punti) e ultimi sono rimasti nonostante i sette ottenuti con De Zerbi.

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