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Serie A, da Bernardeschi a Quagliarella: quando l’ex esulta e quando no

Alcuni festeggiano i gol, altri no. E poi c’è chi cambia idea come Higuain

BERNARDESCHI QUAGLIARELLA GOL EX – Minuto 56 della sfida tra Fiorentina e Juventus. Calcio di punizione dal limite dell'area di rigore per gli ospiti. A prendere la rincorsa c'è Federico Bernardeschi, cresciuto nelle giovanili dei viola e per la prima volta al 'Franchi' da ex. La traiettoria inganna Sportiello ed è gol! Il numero 33 bianconero esulta. Niente di eccessivo, certo, ma esulta. E così tra i tifosi di tutta Italia si riapre il dibattito: è giusto che un calciatore festeggi un gol segnato contro una sua ex squadra oppure è una mancanza di rispetto? Di recente – e proprio contro la Juve – aveva esultato anche Caceres, andato in rete con il Verona prima del trasferimento alla Lazio nella sessione invernale di calciomercato. Stesso discorso in questo campionato anche per Pandev contro la 'sua' Lazio, per Benatia contro la Roma e per Behrami contro il Genoa. Ma in passato ci si ricorda anche di Osvaldo che fece il giro di campo contro la Roma per andare ad abbracciare Conte dicendogli: “non fischiano nemmeno più” e di Hernanes con la sua capriola volante contro la Lazio.

Serie A, dalle scuse di Quagliarella alle lacrime di Miccoli

Ma ci sono anche tanti esempi che vanno nella direzione opposta. Su tutti Quagliarella, che ha molte ex in Serie A e che le 'rispetta' tutte non esultando. Di più: contro il Napoli arrivò addirittura a scusarsi per aver segnato. Skriniar ha segnato il suo primo gol a 'San Siro' contro la Sampdoria, ma invece di festeggiare ha alzato le mani. Stessa cosa fece il blucerchiato Ferrari contro il Crotone. In passato si ricordano anche El Shaarawy contro il Milan e Immobile contro il Pescara per citarne un paio, ma anche Salah contro la Fiorentina che quest'anno si è ripetuto contro il Chelsea. Discorso a parte per Higuain: lo scorso anno ha castigato più volte il Napoli senza esalture, mentre quest'anno ha festeggiato il gol che ha permesso alla Juventus di espugnare il 'San Paolo'. Una menzione la merita anche Miccoli: pur non essendo un ex, dopo aver fatto gol al Lecce scoppiò quasi in lacrime per aver dato un dispiacere alla squadra che amava, tanto che non rientrò in campo per il secondo tempo.

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