All’estero i ‘casi’ Gabigol e Mangala
CALCIOMERCATO SERIE A BOCCIATI / Il calciomercato di gennaio non ha riservato grandi colpi, perlomeno in Italia, ma qualche partenza non preventivata in estate sì. Partenze legate a bocciature tecniche strettamente annesse a opportunità di natura economica. Emblematici i 'casi' Gregory van der Wiel e Ricardo Centurion: il terzino olandese era arrivato al Cagliari via Fenerbahçe nell'estate scorsa con notevoli aspettative, tuttavia col passare dei mesi ha palesato gli stessi limiti fisici e anche caratteriali delle ultime recenti esperienze non riuscendosi ad affermarsi in pianta stabile nell'undici rossoblù. L'esplosione di Faragò gli ha poi chiuso definitivamente le porte. Appena 6 le presenze per complessivi 375 minuti. La cessione è stata inevitabile: da ieri è ufficialmente un nuovo giocatore del Toronto, dove gioca Giovinco. Nelle casse della società di Giulini sono entrati circa 250mila euro, più o meno un quarto di quanto era stato pagato a fine agosto.
Calciomercato, da van der Wiel a Moreno e Gabigol: bocciati e ceduti tra estero e Serie A
L'esterno argentino era invece tornato al Genoa con tanto entusiasmo, finendo presto nel dimenticatoio proprio come l'ex Ajax: solo 272 minuti giocati in 5 presenze. La sua partenza è stata un 'giallo' per diversi giorni, avrebbe dovuto (e voluto) far ritorno al Boca Juniors trovando alla fine una intesa col Racing Club, in cui è cresciuto. A Preziosi sono andati 5,7 milioni di euro, poco meno di un milione in più rispetto a quanto è costato ad agosto. Ci sono anche delle ragioni sportive, ovvero il voler giocare di più in ottica Mondiale, dietro la partenza di Hector Moreno, passato alla Real Sociedad per 6 milioni di euro. Gli infortuni hanno indubbiamente inficiato sulla sua avventura alla Roma, con cui ha giocato 6 partite – cinque in Serie A – per la miseria di 317 minuti. E' stato il primo acquisto targato Monchi, l'ultima cessione della finestra invernale. Anche all'estero ci sono stati 'casi' del genere. Per esempio Gabigol, bocciato subito dal Benfica e poi tornato, via Inter, in prestito al Santos. O Mangala, ritornato al Manchester City dopo la fallimentare avventura al Valencia, a cui Guardiola non ha mai dato fiducia spingendolo al trasloco (sempre in prestito) all'Everton.




















