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Calciomercato Napoli, chi è Younes, il perfetto vice-Insigne

Il tedesco arriva dall’Ajax dove ha già giocato con Milik

CALCIOMERCATO NAPOLI YOUNES INSIGNE SARRI / 24 anni e la voglia forte di vestire l'azzurro del Napoli. Tanto forte da aver rifiutato altre offerte economicamente importanti in questo calciomercato, accantonando anche ogni possibilità di rinnovo con l'Ajax, la squadra che nel 2015 l'aveva strappato alla Bundesliga per puntare forte su di lui. Amin Younes non è il tedesco che ci aspetteremmo tutti i giorni: statura nella norma (168 centimetri), rapido e scattante, amante del calcio a 360 gradi, della qualità di cui è a disposizione. Sembra la pedina perfetta per il Napoli che nelle scorse ore ha anticipato il suo acquisto: sarebbe arrivato a giugno a parametro zero se solo Verdi avesse accettato l'offerta napoletana, ma il no del bolognese ha facilitato anche il suo arrivo. 5 milioni vanno ai lancieri di amsterdam, così come 5 saranno gli anni di contratto per Younes, che a Napoli guadagnerà circa 1,5 milioni di euro a stagione.

Calciomercato Napoli, Younes già conosce Milik e spera nel Mondiale

Conosce Milik, ma il cuore libanese lo avvicina anche a Ghoulam, Ounas e Koulibaly. In campo, però, sarà il vice Insigne perfetto. Insomma, in questo Napoli Younes può starci alla grande, soprattutto se Sarri saprà integrarlo al meglio sin da subito e fidarsi di lui. Con l'Ajax ha saputo farsi apprezzare nell'ultimo biennio: 16 gol complessivi, una grande cavalcata in Europa League un anno fa, un sogno spezzatosi solo in finale contro il Manchester United. Sogno riaccesosi con la Confederations Cup vinta in maglia Germania prima di quel Mondiale che ora vuol conquistarsi da protagonista. Ora spera in azzurro di poter avere le giuste carte da giocarsi, così come il Napoli spera di poter contare su di lui: Younes non gioca dallo scorso novembre, ufficialmente per problemi al ginocchio, ufficiosamente perché l'Ajax sapeva già che l'avrebbe perso a fine anno. Il trasferimento anticipato, però, cambia tutto. E chissà che non sia stato per lui un segno del destino.

 

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