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Inter-Roma, Di Francesco: “Dzeko titolare. Qui si vive di eccessi”

Le parole dell’allenatore giallorosso alla vigilia della gara di San Siro

INTER ROMA CONFERENZA DI FRANCESCO / E' il big match della giornata: la Roma di Di Francesco è di scena sul campo dell'Inter dell'ex Luciano Spalletti. Una gara molto attesa con la conferenza stampa anticipata da una dichiarazione di Monchi sul calciomercato: il club capitolino sta trattando la cessione di Emerson Palmieri e Dzeko con il Chelsea. Di questo e di altro ha parlato Di Francesco: Calciomercato.it ha seguito per voi le parole dell'allenatore capitolino. 

CONDIZIONE SQUADRA – “Questa pausa non mi è piaciuta per come è stata strutturata: avere solo una settimana dopo la pausa non è il massimo. Abbiamo qualche problema che non ci ha permesso di avere tutti a disposizione. I ragazzi li ho trovati bene: pretendo la massima concentrazione da qui alla fine del nostro percorso”. 

COSA HA CHIESTO ALLA SQUADRA – “Sicuramente concretezza. Poi la spensieratezza e la qualità delle giocate che abbiamo avuto in precedenza. Non posso pensare solo al primo tempo con l'Atalanta, dove la squadra non ha giocato: serve coraggio. Abbiamo fatto tante valutazioni tecnico-tattiche per migliorare quello che non è andato nell'ultimo periodo. Va migliorata soprattutto la capacità di essere pericolosi sotto porta, di essere precisi”.

Inter-Roma, Di Francesco: “Dzeko giocherà”

DZEKO – “Giocherà dal primo minuto. E' caricatissimo e sono sicuro che farà bene”.

DE ROSSI – “Sarà convocato con la speranza di averlo a disposizione. Perotti e Gonalons resterano qui. Perotti speriamo di recuperarlo con la Sampdoria, per Gonalons sarà un'assenza un po' più lunga”.

FLORENZI – “Può giocare sia basso che alto che in mezzo: in base alla disponibilità di De Rossi deciderò. Non voglio dare vantaggi”. 

OBIETTIVO – “Il futuro ce lo siamo già costruito. Al di là di quello che ha detto il direttore, io sono sereno e ora dobbiamo portare delle prestazioni. Le chiacchiere se le porta via il vento: in questo momento abbiamo fatto pochi fatti, nell'ultimo periodo abbiamo smarrito le sensazioni precedenti. Voglio che trasciniamo i tifosi, non il contrario. Con l'Atalanta ci hanno incitato fino all'ultimo minuto, poi alla fine uno sceglie se applaudire o fischiare. Dobbiamo ritrovare l'applauso della gente con le prestazioni non le chiacchiere. Si è parlato troppo dei singoli: noi dobbiamo rappresentare una sola cosa, la Roma”. 

MOLLATO – “Per Kolarov l'obiettivo è il quarto posto? Lo ha detto Kolarov o lei? Non scendiamo in campo per arrivare decimi in classifica. Non ho mai parlato di scudetto, ho sempre detto di migliorare. Siamo però ugualmente competitivi per andare in Champions. In questo momento parlare di scudetto… per punti lo possiamo ancora fare. Sarà una settimana importante per dare una risposta, sia a noi stessi che alla gente. Impossibile dire che si scende in campo demotivati, sarebbe assurdo. Forse la squadra non ha avuto la forza, la determinazione di altre occasioni: su questi abbiamo lavorato, è una cosa psicologica. Con una settimana sola di lavoro si fa fatica lavorare su tattica e fisico”. 

ACCONTENTARSI – “E' un aspetto inconscio. Magari ci si esalta, ci esaltate in maniera eccessiva. Si vive di eccessi: venti giorni fa si parlava di un allenatore che era un fenomeno, ora si parla del contrario. Ma voi vi giudicate dopo venti giorni? E' un ambiente che può portare a questo, non è che è così da quando c'è Di Francesco o Monchi. Parlare male porta più ascolti, noi dobbiamo essere bravi a portare risultati. Poi non siamo ancora forti come le squadre che stanno davanti. Lo scorso anno siamo arrivati secondi ma siamo usciti ai preliminari di Champions: qualcosina quest'anno l'abbiamo fatta. Per parlare le cose bisogna viverle. Se ogni volta diciamo che Roma è così, non cambieremo mai. C'è qualcuno che si muove in una direzione differente: sono convinto che si può fare, essendo forti più dentro che fuori”. 

VOCI MERCATO – “Ho cercato di alzare l'attenzione, di fare affidamento sulla professionalità nostra, all'amore per il proprio lavoro. Non dico all'appartenenza alla squadra. Il mercato ha sempre fatto parte di questo gioco ed è un periodo che ogni allenatore odia: la forza è far capire ai ragazzi di dare il meglio e concentrarsi sulla gara. Pretendo che sia così”. 

SCHICK – “Non parlo dei singoli. La squadra sta meglio. Su Schick mi fate sempre le solite domande: è venuto in un ambiente difficile, deve crescere, se non è libero con la testa non può giocare da nessuna parte. Deve ritrovare se stesso, ha lavorato per questo poi le risposte le dà il campo. Sono contento di come si è allenato questa settimana”. 

TRE GIORNI AL NORD – “Restiamo a Milano per una decisione presa in precedenza. Lo abbiamo fatto per stare più insieme visto che abbiamo una settimana molto importante”.

FLORENZI VS PERISIC– “Si lavora in un determinato modo. Florenzi negli ultimi anni ha sempre fatto il terzino, anche contro giocatori importanti e la squadra ha sempre fatto bene. Lui potrebbe giocare anche contro Perisic o essere portato in avanti: la scelta non dipende dall'avversario ma da quello che voglio dalla mia squadra”. 

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