Il centrocampista azzurro ha poi svelato quale è stato il rimpianto più grande in questi anni trascorsi in Campania
NAPOLI HAMSIK SCUDETTO JUVENTUS / Raggiunto (e scavalcato) Maradona, Marek Hamsik non si è più fermato. Sono 117 ora le reti messe a referto col Napoli che lo spediscono dritto dritto nella storia del club. Ma il centrocampista slovacco vorrebbe scrivere il suo nome anche per altro: “La mia speranza di chiama scudetto. E' a mia, è quella dei tifosi, di De Laurentiis, dei compagni di squadra. E credo che sia anche l'augurio di chi ama il calcio, perché giochiamo in maniera meravigliosamente bella e penso che meriteremmo di vincerlo”. Queste le parole del capitano azzurro al 'Corriere dello Sport', di seguito i passaggi più significativi della sua intervista:
SCELTA – “”Perché il Napoli? Perché mi volle quando ero ancora ragazzino, avevo vent’anni. E non mi sono mai pentito, neanche all'arrivo, quando un gruppo di tifosi contestava la società per il mercato”.
SARRI – “Sono grato a tutti gli allenatori che ho avuto, ma penso che Sarri abbia contribuito in maniera decisiva al mio cambiamento. E fa niente che mi sostituisca sempre…”.
RIMPIANTO – “La semifinale di Europa League, contro il Dnipro a Kiev, quella a cui non partecipai dall’inizio. E’ stata una ferita, perché non meritavamo di uscire. E mi sarebbe piaciuto andarmi a giocare la finale di un trofeo internazionale. Era giusto che ci andassimo noi”.




















