Da Joao Mario a Gabigol: quando i nerazzurri fanno acquisti importanti, la resa è quasi sempre bassa
CALCIOMERCATO INTER / Se il colpo è un flop: nel calciomercato Inter degli ultimi anni si è spesso dovuto fare i conti con le ristrettezze economiche, ma questo non ha impedito ai nerazzurri di fare spese importanti. Il problema semmai è la resa dei cosidetti colpi di calciomercato, speso inversamente proporzionata ai milioni di euro sborsati. Proprio così, in casa nerazzurra il trend degli ultimi anni sembra essere chiaro: più spendi, meno hai. La storia dell'Inter, come di ogni altra società, è fatta anche di acquisti sbagliati, ma ciò che sorprende è come nelle ultime stagioni questi siano stati sinonimo di affari a molti zeri. Il tutto in un'epoca in cui la società lombarda deve convincere con il fair play finanziario e con i limiti di spesa imposti anche dai nuovi proprietari.
Calciomercato Inter, da Joao Mario a Gabigol: i colpi milionari fanno flop!
Così se prima si potevano sborsare 24 milioni per Quaresma (stagione 2008-2009) e sopravvivere al flop del portoghese, oggi fanno decisamente più rumore i 40 milioni spesi per Joao Mario. Arrivato nell'estate del 2016, il centrocampista ex Sporting Cp non ha mai pienamente convinto. Resa sotto le aspettative per Joao Mario e la possibilità che a gennaio la sua avventura in nerazzurra venga chiusa. Non è iniziata bene neanche l'avventura di Dalbert: acquistato per 20 milioni dal Nizza, il terzino non è riuscito a imporsi collezionando due maglie da titolare e altri pochi scampoli di match.
Ma i simboli degli acquisti flop dell'Inter sono sicuramente Gabigol e Geoffrey Kondogbia: il centrocampista francese, ora rinato al Valencia, arrivò due stagioni e mezza fa, soffiato ai cugini del Milan per 36 milioni. Un affare per il Monaco, viste le insufficienze collezionati nei due anni a Milano. Peggio ancora è andato a Gabigol, acquistato un anno e mezzo fa per circa 30 milioni di euro: un fallimento totale, proseguito anche dopo il prestito al Benfica. La certificazione che in casa nerazzurra spendere tanto quasi mai conviene.




















