I nerazzurri incasseranno 2,4 milioni di euro come premio valorizzazione del brasiliano. Un piccolo tesoretto che può rivelarsi molto utile
CALCIOMERCATO INTER COUTINHO / Philippe Coutinho, dopo un'interminabile telenovela, è un nuovo giocatore del Barcellona. Ceduto forse un po' in fretta dall'Inter nel 2013, anche se non tutti i tifosi lo rimpiangono, il brasiliano è poi esploso al Liverpool, convincendo ora i blaugrana a sborsare 160 milioni di euro per averlo facendolo diventare anche l'acquisto più costoso nella storia del calciomercato invernale. Seppur in minima parte, la dirigenza nerazzurra può comunque sorridere. Grazie al premio di valorizzazione del giocatore, l'Inter incasserà infatti 2,4 milioni di euro (l'1,5% della cifra complessiva dell'affare). 'Spiccioli', verrebbe da dire, che potrebbero però rivelarsi molto importanti per un calciomercato Inter costretto a calibrare al millimetro ogni operazione visti gli stringenti vincoli legati al Fair Play Finanziario e non solo.
Calciomercato Inter, da Deulofeu a Pastore: assist Coutinho per Spalletti?
Certo che un giocatore 'alla Coutinho' farebbe davvero comodo ora a Luciano Spalletti. Grazie al brasiliano, però, il tecnico interista potrebbe comunque sorridere. In un'altra sessione di mercato da portare avanti in autofinanziamento, infatti, i 2,4 milioni di euro in arrivo diventano una risorsa importante. E attenzione dunque alle manovre col Barcellona. Come dichiarato già dal Ds Piero Ausilio, infatti, l'Inter sta monitorando con attenzione Gerard Deulofeu. Lo spagnolo è in uscita dal Barcellona, soprattutto dopo l'arrivo di Coutinho, e il club milanese sta pressando per averlo. Quei 2,4 milioni che devono arrivare da Barcellona, dunque, potrebbero essere scontati dall'eventuale trattativa o, in alternativa, rappresentare una base per un prestito oneroso con riscatto da fissare più avanti. Stesso discorso per Javier Pastore, anche se dopo le turbolenze del rientro in ritardo dalle vacanze, proprio ieri ha giurato nuovamente fedeltà al Paris Saint-Germain: “Amo Parigi, amo il Psg, non farei mai nulla di male nei confronti di questo club. E’ come la mia famiglia. Sono stato il primo a credere in questo progetto (2011, ndr). Sono fedele e non smetterò di esserlo”. Uno sforzo da parte di Suning, però, renderebbe decisamente più semplici le operazioni.




















