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Calcio e social, i fenomeni del 2017 dal ‘Papu’ Gomez al Pordenone

Ecco cosa è successo quest’anno tra campo e social network

CALCIO FENOMENI SOCIAL 2017 / Il 2017 sta per volgere al termine e, con l'arrivo del nuovo anno, siamo pronti a consegnare agli archivi i tanti fenomeni 'social' che hanno caratterizzato quest'annata calcistica. Il binomio calcio e social, infatti, è tradizionalmente uno dei più vincenti sul web e il 2017 non ha fatto certo eccezione. Anzi, ha rilanciato, consacrando come veri e propri 'idoli' del web alcuni protagonisti del mondo del calcio, non solo di quello giocato.

Partiamo proprio dal calcio 'raccontato' in tv e da lei, Diletta Leotta, indiscussa regina dei social nel mondo del calcio con oltre 2,1 milioni di followers su Instagram (dove delizia i suoi utenti con tante 'Stories', dai fuori onda dei suoi programmi agli allenamenti in palestra). Tornando a parlare di calcio giocato, ma restando su Instagram, spicca il 'caso' Patrice Evra: in questo 2017, l'ex terzino della Juventus, finito al Marsiglia in Ligue 1 e qui squalificato per un calcio rifilato ad un tifoso, è divenuto mese dopo mese sempre più 'fenomeno' del web grazie alle sue 'Stories' a ritmo di musica e positività. Le sue speciali 'Monday Motivation' sono ormai un 'must' per tutti i suoi 3,5 milioni di followers! Lo 'scettro' di re dei social, però, va quest'anno al 'Papu' Alejandro Gomez: la sua 'Papu Dance' al ritmo della canzone creata ad hoc e intitolata 'Baila como el Papu' ha fatto ballare tutta Italia quest'estate, raggiungendo anche il palco di X Factor 11.

Calcio e social, tutti gli episodi 'chiave' del 2017

Il primo avvenimento 'clou' dell'anno 2017 in chiave 'calcio & social' è arrivato già a gennaio, quando il centrocampista ex Juventus, ora al Manchester United, Paul Pogba è divenuto il primo calciatore ad avere la sua emoji personale su 'Twitter'. Quattro mesi dopo, Antonio Conte, campione in Premier League alla guida del Chelsea, diventerà poi il primo italiano, nonché il primo allenatore, ad ottenere questo particolare riconoscimento.

Lo scorso febbraio ha fatto poi il giro del web il nuovo tatuaggio di Amato Ciciretti. Il 31 dicembre 2016, l'esterno offensivo del Benevento aveva lanciato la sfida ai suoi followers: “Se raggiungo i 500 retweet mi tatuerò il logo di 'Twitter'”. Detto fatto: sfida accettata e 'pegno' pagato!

Un'altra sfida ha tenuto 'banco', invece, su Facebook. Al momento della firma di Marco Borriello con il Cagliari nell'estate 2016, l'amico Bobo Vieri aveva lanciato attraverso il social network di Mark Zuckerberg la 'challenge': “Se fai 15 gol ti pago le vacanze”. L'exploit dell'esperto attaccante in Sardegna ha fatto il resto e ha portato 'alla cassa' il giocatore ora alla Spal.

Non c'è calcio senza… calciomercato: nei giorni in cui si discuteva del futuro di Zlatan Ibrahimovic dopo l'infortunio al ginocchio, la Feralpi Salò ha approfittato della bacheca Facebook di Calciomercato.it per rivelare ironicamente un bollente 'retroscena': “Pare che fin da piccolo tifasse Feralpisalò. Anche se siamo nati nel 2009” il divertente messaggio del club lombardo in merito al passato dell'attaccante svedese.

Divertimento, ok, ma anche solidarietà: ad agosto, il vice capitano della Roma Alessandro Florenzi ha deciso di cambiare il nome account del suo profilo 'Instagram' in “@FlorenziPerTelethon”, in modo da dare visibilità e sostenere con un piccolo gesto la Fondazione.

Torniamo al campo per concludere con uno straordinario esempio di come, senza mezzi particolarmente importanti, è possibile sfruttare il mondo dei social network per far conoscere la propria 'realtà': la recente sfida di Coppa Italia tra Pordenone e Inter, vinta a fatica ai rigori dalla formazione allenata da Luciano Spalletti, è stata giocata al meglio dalla formazione friulana in campo… e sul web. I social media manager del club, infatti, hanno creato un vero e proprio 'evento social' attorno al match, dagli slogan “Mai stati in B” (il Pordenone non è mai riuscito a raggiungere la 'Cadetteria' nella sua storia, così come l'Inter non è mai retrocessa nella seconda serie) al confronto tra Icardi e Berrettoni, senza dimenticare l'”Accidenti” finale come commento all'eliminazione in Coppa Italia, come 'insegnamento' a chi spesso riversa sui social network odio e rabbia in nome del 'tifo' per la propria squadra.

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