L’allenatore dell’Udinese ha una media punti da top club, ma i risultati arrivano anche a Sassuolo e al Genoa. Gattuso già in difficoltà
SERIE A ESONERI / Meglio cambiare no? A volte in Serie A è necessario per tentare di riprendere redini e destini di squadre allo sbando, talvolta sprofondate in situazioni disperate. A giocarsi questa carta sette club, non certo pochi, anche se i numeri del 2015-2016 sembrano ancora lontani: addirittura 17 cambi (6 dei quali solo al Palermo di Zamparini). La lotta per la salvezza, che interessa cinque dei sette esoneri, entra quindi nel vivo con molte squadre raggruppate in pochi punti. Calciomercato.it analizza l’andamento delle squadre interessate nel campionato 2017-2018, prima e post variazione.
Serie A, l'esonero di Montella è il più clamoroso
L’esonero più eclatante e inaspettato (almeno ad agosto) è senza dubbio quello di Vincenzo Montella. La nuova proprietà rossonera ha infatti investito oltre 200 milioni di euro nel calciomercato estivo, allestendo una rosa con grandi nomi che avrebbe dovuto lottare per un posto Champions sin dalla stagione in corso. Ma qualcosa è andato storto dopo le prime uscite vittoriose di campionato ed Europa League, e il Milan è sprofondato in classifica a distanze proibitive dalle posizioni che contano. Dopo sei vittorie e altrettante sconfitte, lo 0-0 casalingo col Torino è stato l’ultimo risultato raccolto da Montella, esonerato alla quattordicesima giornata. Al suo posto è arrivato Gattuso, su cui la società ha deciso di puntare anche per via del forte carattere, necessario per dare una scossa ad una squadra che offre risultati deludenti rispetto alle aspettative di inizio stagione. Ma da lavorare per l’ex bandiera rossonera c’è ancora tanto dopo le prime tre partite di campionato e una di Coppa Italia. La bruciante sconfitta di Verona contro l’Hellas, poi, ha costretto il Milan a prendere una decisione drastica: l’annullamento della cena di Natale e il ritiro fino a data da destinarsi. Il Milan è ottavo in classifica con 24 punti, a -14 dal quarto posto.
A Benevento ci hanno provato alla nona giornata, dopo una serie di nove sconfitte, 2 soli gol fatti e ben 22 subiti. La porta girevole ha quindi salutato l’eroe della storica promozione, Baroni, e dato il benvenuto a De Zerbi, che però non è riuscito ad ottenere niente di meglio che un pareggio in extremis contro il Milan grazie alla rete del portiere Brignoli in pieno recupero. I campani restano fanalino di coda con un solo punto e con una media passata da 0 a 0,12 punti a partita. Praticamente impercettibile. Ma a far cedere alla rassegnazione ambiente e tifosi è soprattutto l’assenza di gioco e un distacco accumulato dal Verona penultimo di ben 12 lunghezze. Troppo per sperare di rientrare concretamente in corsa per la lotta salvezza.
Il cambio in panchina è avvenuto anche a Cagliari, che ha esonerato Massimo Rastelli dopo la sconfitta interna subita contro il Genoa per 3-2 e affidato la panchina a Diego Lopez, già ex calciatore rossoblù ma anche allenatore dopo la breve esperienza maturata nel 2013-2014. E i sardi hanno ripreso la marcia salvezza che li vede stazionare al quattordicesimo posto a quota 17 punti. Per Lopez sono arrivate 3 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte, ma il suo Cagliari è una squadra che segna di più, soprattutto con un Pavoletti che pian piano sembra ritrovare la migliore condizione. A testimoniarlo 3 dei 4 gol totali realizzati proprio dopo il cambio di allenatore in panchina.
Serie A, Genoa, Sassuolo e Udinese: quanti benefici dai cambi in panchina
Anche più necessario il cambio della guardia al Sassuolo. La squadra di Squinzi, al momento dell’esonero di Bucchi, si era ritrovata ad appena un punto dal terzultimo posto che significa retrocessione in Serie B. Fatale per l’ex attaccante del Perugia di Gaucci la sconfitta casalinga contro il Verona alla quattordicesima giornata, goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno di crepe, a partire dal cambio di modulo in corsa, con l’esclusione di Politano in alcune partite. Al suo posto è arrivato Beppe Iachini, che ha vinto due partite e persa una, al Franchi contro la Fiorentina. I neroverdi sono risaliti al quindicesimo posto a quota 17, come il Cagliari.
Anche i risultati del Genoa hanno beneficiato di un cambio in panchina naturale dopo l’unica vittoria ottenuta da Juric nelle prime dodici giornate. Quasi insignificante, infatti, la media di appena 0,50 punti a partita ottenuta dal croato, che nella sua carriera da calciatore ha pure vestito la maglia del Grifone dal 2006 al 2010. La sconfitta nel derby contro la Samp ha lasciato i rossoblù penultimi in classifica a quota 6 punti, ma il terzo ritorno di Ballardini alla corte di Preziosi ha risollevato animi e scalato posizioni, rimettendo al centro del progetto calciatori come Rigoni, finito ai margini da inizio stagione. I rossoblù, dopo le vittorie ottenute sui campi delle dirette rivali Crotone e Verona e i pareggi contro Roma e Fiorentina, si sono riportati in carreggiata per la lotta salvezza agganciando la Spal a quota 14.
Massimo Oddo alla guida dell’Udinese costituisce sicuramente il cambio in corsa più prolifico per il gioco espresso dai friulani e, soprattutto, per i punti ottenuti. La media è da urlo, paragonabile a quella dei top club del campionato, pari a 2,25 punti a partita. Per l’ex allenatore del Pescara sono arrivate tre vittorie, l’ultima di prestigio a San Siro contro la capolista Inter, e una sola sconfitta. I gol arrivano soprattutto dal centrocampo, con Jankto, Barak e De Paul sugli scudi, mentre la difesa è tornata a dare garanzie con il nuovo assetto tattico fornito dal 3-5-2. Il risultato? Una posizione da metà classifica a quota 21 punti, ma soprattutto la sensazione che i bianconeri possano essere una delle rivelazioni di questo torneo. La guida del predecessore Delneri? Con la media di un punto a partita è ormai un vecchio ricordo.
Troppo poco è il tempo che invece è trascorso a Crotone, da quando Zenga ha sostituito l’eroe della scorsa salvezza Nicola. Tuttavia, la vittoria di misura ottenuta contro il Chievo Verona ha raddrizzato la partenza storta del Mapei Stadium contro il Sassuolo. I calabresi occupano la sedicesima posizione a quota 15.




















