I migliori e i peggiori in Francia: cinico Said, che papera Mandanda!
LIGUE 1 TOP E FLOP / Nel big match della 18esima giornata, il Lione supera 2-0 l'Olympique Marsiglia. Una papera di Mandanda e il gol di Mariano permettono ai ragazzi di Genesio di appaiare il Monaco come diretta inseguitrice del Paris Saint-Germain. Gli uomini di Jardim battono 4-0 un Saint Etienne sempre più in crisi. I parigini però continuano a volare e vincono 4-1 sul campo del Rennes, trascinati da Neymar. Terza vittoria consecutiva per lo Strasburgo, mentre si avvicina al treno Champions League il Nantes di Ranieri. I 'canarini' vincono 1-0 grazie al rigore di Sala. Con lo stesso punteggio il Nizza batte il Bordeaux, a segno Mario Balotelli.
Ligue 1, ecco i Top e Flop della 18a giornata
I TOP:
NEYMAR (Paris Saint-Germain): Indiscusso protagonista della 18esima giornata. Entra praticamente in ogni azione da gol del PSG. Firma una doppietta e regala due assist. Spettacolare ma allo stesso tempo tremendamente incisivo. Magico.
FABINHO (Monaco): Motorino inesauribile del centrocampo monegasco. Segna, fa assist, corre e lotta, unendo qualità e quantità. Si capisce perfettamente il perché mezza Europa lo voglia acquistare.
SAID (Dijon): Due gol in cinque minuti ad un Lilla sempre più in crisi. Rapido e cinico, da un apporto fondamentale alla squadra. La netta vittoria permette al Dijon di sognare l'Europa e di raggiungere un posto tra le migliori di Francia.
I FLOP:
MANDANDA (Olympique Marsiglia): Una vera e propria papera quella con cui regala a Fekir il gol del vantaggio. Un errore inammissibile per un portiere esperto e bravo come lui. Nel resto della gara si disimpegna anche piuttosto bene, ma non basta per evitare di finire tra i peggiori.
MAIGA (Saint Etienne): Difficile scegliere un peggiore quando tutta la squadra gioca così male, ma il giovane ivoriano appare spesso troppo in difficoltà. Lascia troppo spazio agli avversari e, quando viene puntato, va sempre in crisi facendosi saltare praticamente ogni volta. Rimandato.
ANDRE (Rennes): Ha la gravissima colpa di farsi ammonire due volte nel giro di pochi minuti ad inizio ripresa, proprio quando la squadra aveva accorciato le distanze con Mubele. Il suo cartellino rosso però fa crollare ogni minima speranza di rimonta.
