L’ex commissario tecnico ha poi aggiunto: “In Italia ho dato fastidio a qualcuno”
ITALIA PRANDELLI CT / Cesare Prandelli apre le porte all'Italia. L'attuale tecnico dell'Al Nasr si è concesso ai microfoni di 'Fox Sports' lanciando un messaggio alla nazionale azzurra, ancora alla ricerca di una nuova guida dopo l'esonero di Ventura: “Alla Nazionale non si può dire di no. Tornassi indietro accetterei l'incarico cento e mille volte ancora. Tornare? Se me lo chiedessero le persone con un progetto sportivo ci si potrebbe pensare. In Italia ho dato fastidio a qualcuno. A molti presidenti, a molti dirigenti. Ma sono convinto che prima o poi tornerò in Italia”.
Poi l'allenatore di Orzinuovi si è soffermato sul momento che sta vivendo il nostro movimento: “Da piccoli i massaggiatori ci facevano alzare in piedi per l'inno, ora la gente della Nazionale se ne frega. In Italia ci vuole gente che ama il calcio, che mette davanti l'interesse per il calcio, la crescita dei giocatori e del movimento: penso ad Albertini, Zoff, Tommasi, Tardelli e Maldini. Ce ne sono di persone che hanno dimostrato nella vita di avere qualità etiche e morali e che hanno anteposto la parte sportiva a quella economica. In Italia per certi presidenti mandare i giocatori in Nazionale è un danno. In Italia non ci sono tifosi che amano la Nazionale. I tifosi amano le proprie squadre e basta. Ci sono grandi sportivi che amano la Nazionale. I giocatori italiani giocano poche partite a livello europeo. È lì che si formano i campioni che rischiano un dribbling o un tiro. Invece noi facciamo solo il 'compitino'”.




















