Il numero uno azzurro ha spiegato: “La società deve avere la forza, dipende da come fai i contratti”
NAPOLI DE LAURENTIIS DONNARUMMA MILAN / E' l'argomento del momento: la nuova 'frattura' tra il Milan e Donnarumma, determinata dal rapporto non idilliaco tra il ds Mirabelli e l'agente del portiere Raiola. Mentre i tifosi rossoneri attendono l'epilogo di questa nuova telenovela, intervenuto a 'Radio 24', Aurelio De Laurentiis ha detto la sua sulla vicenda: “Come mi sarei comportato io? Lo avrei saputo prima – ha esordito il patron del Napoli – Quando Lavezzi venne da me dicendo che voleva andare via io dissi: 'Adesso tu stai calmo, stai tranquillo. Ti comporti da giocatore del Napoli, stai un altro anno con noi e se poi io riuscirò a piazzarti da qualche parte, che a te vada bene, al prezzo corretto e giusto per il quale io ti devo piazzare, andrai via. Altrimenti rimani a Napoli'. E lui obtorto collo acconsentì. La società deve avere la forza, dipende da come fai i contratti. I miei nascono dal cinema e sono di 120 pagine, gli altri cercano di farli con il lapis su due pagine prestampate”.
Poi il discorso si è spostato proprio sul rinnovo estivo di Donnarumma col 'Diavolo': “Lui, forse, è rimasto pensando di avere una vita più facile durante il campionato. In realtà, poi, questo è un campionato molto duro, complicato, dove sù in alto ci stanno cinque squadre che se la contendono. Forse a Donnarumma pesa di più dover parare davanti a una porta così, dove gli altri dieci lui magari non li considera così in maniera eccezionale, come chimica. L'esonero di Montella? Questa squadra non ha avuto tempo di plasmarsi. Hanno dovuto cambiare addirittura allenatore, hanno preso un allenatore (Gattuso, ndr) con una grandissima grinta e con una grandissima personalità”.




















