Il portiere polacco sta vivendo una stagione alle spalle di Buffon
JUVENTUS SZCZESNY / Dopo due anni di Roma da indiscusso titolare, Wojciech Szczesny ha scelto di alzare l'asticella ed approdare alla Juventus. Una decisione che, almeno inizialmente, lo sta costringendo a restare nelle retrovie: il 27enne portiere polacco nelle gerarchie di Allegri è alle spalle di Buffon. Nonostante tutto sta riuscendo a ritagliarsi il proprio spazio con sette presenze collezionate fin qui. In futuro, probabilmente, rincoquisterà i gradi da titolare. Nel frattempo, però, deve accontentarsi del ruolo di 12esimo: un passaggio che sapeva fin dall'inizio, da quando ha deciso di cedere alle lusinghe del calciomercato Juventus. Intervistato da 'La Repubblica', Szczesny è ritornato proprio su questa decisione e non solo. Questi i passaggi principali raccolti da Calciomercato.it.
Calciomercato Juventus, Szczesny rivela: “Panchina iniziale? Ho fatto una scelta per il futuro”
SCELTA – “Quando ho fatto questa scelta non ho pensato a cosa sarei stato nel 2018, ma a cosa sarò nei prossimi dieci anni. Ho fatto una scelta per il futuro, e se prima mi sembrava giusta oggi ne sono convinto. Si trattava di accettare l’idea di una novità. Sono venuto sperando di esserlo, ma lo devo meritare.. Vivo una stagione strana, non mi era mai capitato di partire sapendo di non essere titolare. Devo ancora alzare il mio livello, anche quello del lavoro quotidiano. Ma fare il portiere di riserva è più facile. Hai settimane per preparare la partita che giocherai, hai meno responsabilità. Però voglio imparare ad averne: migliorare è anche questo. All’inizio mi pareva una situazione difficile, ora approfitto degli aspetti positivi. Mi posso permettere di imparare”.
BUFFON – “Lo ringrazio dei complimenti, ma quello che sono non basta ancora. Una squadra come la Juve deve avere uno dei portieri più forti al mondo. Non dico di non esserlo, ma devo alzare il mio livello. Quando vedi Gigi nello spogliatoio, vedi veramente un leader. Io dovrò prendere il suo posto anche in questo. Anzi, forse è l’aspetto più importante”.
ALISSON – “Sapeva che sarebbe stato il mio ultimo anno alla Roma, ha avuto pazienza, si vedeva che era molto bravo. Non si fa il titolare del Brasile per caso”.
DIFFERENZE – “Differenza di pressione tra Roma e Torino? Facciamo un bellissimo mestiere e ci danno tantissimi soldi, come ci si può permettere di sentire la pressione?”.




















