Uno dei capo ultras del club rossonero spiega la contestazione al portiere
MILAN CAPELLI DONNARUMMA / Uno dei capi ultras del Milan Giancarlo Capelli spiega a 'sportmediaset.it' come e perché è nata la contestazione a Donnarumma: “Questa vicenda va avanti da sei mesi. A giugno con uno striscione avevamo chiesto chiarezza. Donnarumma in questi mesi non si è mai esposto e si è appoggiato al suo procuratore. Ora in questi giorni sono uscite cose che non fanno bene a nessuno e chi le subisce è la squadra ma anche noi tifosi di conseguenza. Noi vogliamo chiarezza, siamo stufi di questa situazione. Dice di amare il Milan, di essere legato al club. Lo scorso anno a Torino ha fatto dei gesti, ora serve chiarezza: deve prendere delle decisioni nette. Ieri c'era la famiglia allo stadio che so che è contraria a Raiola. La prima cosa deve essere l'addio a Raiola. E' lui a parlare e se la famiglia dice che queste cose non sono vere deve prendere delle decisioni, altrimenti è una presa in giro. Lui ha dei problemi familiari al momento e questo ci dispiace, facciamo gli auguri alla famiglia. Però bisogna arrivare al dunque di questa vicenda”.
Contro Raiola ma al fianco della società, dopo che lo stesso Capelli aveva criticato il ritardo del Milan nell'esonerare Montella, in esclusiva a Calciomercato.it: “Siamo d'accordo con la società. Ora è Donnarumma che deve prendere la sua decisione. Però ora basta chiacchiere, servono i fatti. Gli altri assistiti di Raiola? E' solo Donnarumma che ha fatto questa richiesta di un ingaggio pazzesco, non gli altri. Ora guardiamo lui, se gli altri faranno qualcosa valuteremo”.
