Focus sulla prestazione delle seconde linee nerazzurre nell’ottavo di Coppa Italia contro il Pordenone, sconfitto solo ai rigori
INTER PORDENONE CANCELO DALBERT / Il Pordenone ha sfiorato l'impresa ieri al 'Meazza' nella gara ad eliminazione diretta valida per gli ottavi di Coppa Italia. La squadra friulana di Colucci, militante nel campionato di Serie C, si è arresa all'Inter soltanto ai calci di rigore dopo una eccellente partita per solidità, concentrazione ed equilibrio, andando vicinissimo al gol (vedi il palo di Bagnaghi) almeno in due occasioni. C'è da dire, però, che l'Inter ne ha avute più del doppio e che quindi, pur giocando a basso ritmo, avrebbe potuto chiudere la pratica già nei novanta minuti.
Inter, da Ranocchia a Dalbert e Cancelo: le 'riserve' che (non) hanno convinto
Per le news Inter, Spalletti ha mandato in campo quasi tutte le seconde linee, comunque nove giocatori diversi rispetto al match con la Juventus. Possiamo dire che di queste solo tre hanno superato l'esame: il portiere Daniele Padelli, fondamentale nei tiri dal dischetto (due quelli neutralizzati dall'ex granata) e anche sulla conclusione dal limite del sopracitato Bagnaghi stampatasi poi sul palo; Andrea Ranocchia, attento e pulito negli interventi; infine Joao Cancelo, che dopo qualche errore di troppo nel primo tempo, in cui però si è messo in evidenza per la grande giocata con assist a Karamoh, è salito di tono dominando nella ripresa sull'out destro. Da applausi il cross per Perisic che il croato ha sprecato mandando lo specchio della porta. Peccato poi che, forse anche perché stanco, il portoghese si sia rifiutato di entrare nella lista dei rigoristi… Gli altri tutti bocciati: da Nagatomo, che ha siglato il penalty vittoria ma nella partita non ha mai dato un contributo alla manovra offensiva, a Eder e Pinamonti (tolto all'intervallo) fino a Karamoh (sbagliate tre limpide palle gol e mostrata una inadeguatezza a certi livelli) e Dalbert, senz'altro il peggiore dei peggiori. Mai una folata, mai uno spunto del 'colpo' dell'ultimo calciomercato estivo. Flop assoluto, ecco perché per ora Santon può dormire sonni tranquilli.




















