Gli azzurri non sorprendono più: per il belga un solo gol nell’ultimo mese in campo
NAPOLI GOL MERTENS INSIGNE / Nove gol nelle ultime sette uscite, una involuzione nella manovra offensiva ma anche nel gioco del Napoli. Dal Manchester City al Feyenoord, passando per la Juve ed un pari, quello contro il Chievo Verona, che ha lasciato a zero il tabellino dei marcatori azzurri. Sarri l’ha confermato lo scorso mercoledì, gli azzurri hanno perso la giusta brillantezza davanti alla porta. Il bomber Mertens non punge più: per lui nel mese di novembre è arrivata una sola marcatura, anche inutile ai fini del risultato, quella del 3-0 contro lo Shakhtar al San Paolo in una gara già decisa nel risultato. Un mese di digiuno per il belga che aveva avuto un anno incredibile e aveva cominciato benissimo anche in questa stagione, ma che adesso è il simbolo del Napoli: anche contro la Juventus di Allegri al San Paolo gli azzurri non sono riusciti a tramutare la mole di gioco in risultato, indicazione preoccupante per Sarri in vista del prossimo periodo.
Napoli, l'attacco stenta: Insigne l'unico a segnare, ma ora è ai box
È così che le medie realizzati della squadra sono crollate. Le mancate alternative arrivate nell’ultima finestra di calciomercato e l’infortunio di Milik hanno fatto la differenza. Se poi ci aggiungiamo che Sarri continua a non mostrare fiducia nei confronti di Ounas, ad oggi unica vera alternativa per il terzetto offensivo, allora il quadro è completo. I problemi, però, non vengono solo da Mertens: Insigne è stato il più prolifico dell’ultimo periodo, ma adesso è ai box con problemi fisici ed una condizione deficitaria. Callejon, invece, il gol lo insegue dallo scorso ottobre, quando era andato in rete contro il Sassuolo. E la media gol azzurra è passata a 1,2 gol per match. Sarri è al lavoro per le giuste alternative, ma le soluzioni alternative con Zielinski e Rog non sembrano ancora mature. Il mercato di gennaio è ancora lontano e Chiesa resta una suggestione per il Napoli, ma con la Fiorentina non ci sarà possibilità di scelta: gli azzurri dovranno vincere per non perdere anche il treno della vetta.




















