Calciomercato.it vi propone l’intervista ad Andrea Soncin, ex attaccante di Avellino, Perugia, Ascoli e Venezia
SERIE B ESCLUSIVO SONCIN / Dopo sedici giornate di campionato, la Serie B continua a far registrare un certo equilibrio, soprattutto nella parte alta della classifica. Infatti, tra la prima e la nona in classifica, ci sono soltanto sei punti di differenza: un fattore che dimostra quanto le squadre siano cresciute dal punto di vista tecnico-tattico, creando un certo equilibrio e fascino nel campionato cadetto. Proprio su questo argomento, Calciomercato.it ha intervistato l' ex attaccante di Avellino, Perugia, Ascoli e Venezia, Andrea Soncin, che ha detto: “E' sempre stato un campionato molto avvincente ed ora è diventato molto equilibrato. Le insidie sono aumentate e questo lo rende ancora più bello. Le candidate per la Serie A? Penso che Palermo e Frosinone per la forza della rosa sia le due candidate principali, subito a ruota ci sono Bari, Empoli e Parma che per motivi diversi possono fino alla fine provare ad inserirsi“.
Serie B, Soncin tra il Venezia e i ricordi
Al di là del buon andamento in campionato di squadre come Palermo, Bari e Frosinone, a stupire in questo momento è il Venezia di Filippo Inzaghi, neopromosso in Serie B e che si ritrova al sesto posto in classifica con venticinque punti. “Il Venezia – afferma Soncin – è una mina vagante. Inzaghi sta facendo un gran lavoro, supportato da uno staff di livello e da un presidente molto ambizioso. È riuscito a trasmettere la sua professionalità ad un gruppo che fa dell’intesita e della compattezza difensiva le sue armi principali”.
Andrea Soncin il campionato cadetto lo conosce molto bene: le energie psicofisiche che si consumano ogni gara e le insiedie che settimanalmente vanno affrontate e superate, rendono il secondo campionato italiano uno dei più interessanti. A prescindere da ciò però, Soncin porterà sempre con sè dei bellissimi ricordi di ogni squadra in cui ha giocato: “Ogni piazza in cui sono stato – ha detto Soncin – mi ha lasciato qualcosa che mi ha fatto crescere. Venezia, mia prima esperienza da giovanissimo, Perugia dove in squadra c’erano grandi giocatori e Cosmi, un allenatore carismatico. Avellino piazza calda, esigente e un allenatore come Rastelli, molto preparato. Ma la piazza che mi ha segnato di più è sicuramente Ascoli, un amore reciproco, tra gioie, dolori e tanti gol. Di episodi da ricordare ce ne sarebbero tantissimi, in questo momento di difficoltà per loro, posso ricordare le imprese quando partendo da penalizzazioni importanti siamo riusciti a salvarci, tutti insieme compatti”.
Matteo Fantozzi




















