Il centrocampista argentino ha parlato in conferenza stampa
ATLETICO MADRID ROMA PEROTTI / Al fianco di Eusebio Di Francesco nella conferenza stampa alla vigilia di Atletico Madrid-Roma, Diego Perotti ha parlato del suo momento e della continuità trovata in zona gol: “E' una cosa importante, mi è sempre mancata in carriera e mi godo il momento. Ma è importante che vinca la squadra, poi chi segna non conta. Ovviamente per me fare gol è positivo”.
CAMBIAMENTO ESTERNI DI ATTACCO – “La mia maniera di giocare è un po' più completa rispetto allo scorso anno. Ero abituato a giocare troppo aperto, a ricevere la palla sulla linea. Ora provo a prendere palla tra le linee, a puntare sul difensore centrale e non solo il terzino. Essere più vicino alla porta o all'attaccante rende più facile fare gol o assist”.
RIGORI – “Ho iniziato a Siviglia, non ho avuto nessun modello. Ho lavorato tanto e mi sono perfezionato senza ispirarmi a nessuno. A Siviglia ho lavorato con un portiere mio amico che mi ha dato qualche suggerimento per migliorare, solo questo”.
QUALIFICAZIONE ATLETICO – “Sappiamo la qualità di questa squadra e non la diamo per spacciata. Simeone è un grande motivatore, sarà una partita difficile, abbiamo 2 risultati utili su 3 ma per esperienza so quanto è difficile affrontare questa squadra”.
ATLETICO MADRID E ANDATA – “Mi aspetto una squadra aggressiva che deve vincere a tutti i costi. Ci sono calciatori di qualità, un allenatore che sa motivare. Forse è vero che il pari dell'andata è stato determinante ed ha indirizzato le cose: loro hanno avuto le occasioni migliori, forse se avessero segnato le cose potevano cambiare. Nessuno però si aspettava che l'Atletico non vincesse le due partite con il Qarabag: credo che questo ha fatto la differenza”.
MOMENTO DIFFICILE – “Capita a club e calciatori. L'Atletico è ad altissimi livelli da tanti anni e succede un periodo difficile e può capire anche ai singoli. Griezmann è uno dei migliori attaccanti al mondo, è molto giovane, gli auguro di sbloccarsi a partira da dopo domani”.
ROMA – “Dal primo momento mi hanno fatto sentire molto importante qui a Roma. Ho provato a dare il massimo”.




















