Decima vittoria in campionato per i meneghini: obiettivo Champions più concreto
INTER ATALANTA / Alla fine è arrivata la vittoria numero 10 in questo campionato per l'Inter: 33 punti, -2 dal Napoli capolista e obiettivo Champions sempre più concreto nonostante le classiche dichiarazioni di rito da ''il campionato è lungo'' a ''mancano tante partite''. La verità è che questa Inter è bella, brava, fortunata e cinica, non sbaglia (quasi) mai un colpo e sa essere letale nei momenti topici della gara, esattamente com'è successo anche ieri sera contro l'Atalanta. Se poi aggiungiamo l'intuizione di Spalletti di gettare nella mischia Santon al posto di Nagatomo, scommessa vinta vista la prestazione del terzino, possiamo davvero dire che quest'anno gira tutto per il verso giusto e che la squadra può davvero fare bene come non accadeva da tempo.
Inter-Atalanta, l'analisi del match
Le news Inter della sfida del 'Meazza' riportano di una prestazione di prestigio, visto che la partita è stata ben interpretata da tutti gli interpreti scelti dal tecnico. Gasp se la gioca con gli esterni alti Hateboer e Castagne e l'attacco mobile Ilicic-Gomez. Tuttavia, i centrali Miranda e Skriniar giganteggiano e anche gli esterni difensivi fanno il loro dovere nelle due fasi, mentre la luce è stata accesa soprattutto da Borja Valero, abile a destreggiarsi tra le varie marcature provate da Gasperini per limitarlo. Nella posizione di trequartista sta rendendo al meglio dopo un inizio opaco: la verve ritrovata dello spagnolo sarà davvero utile da qui in avanti, soprattutto se arriverà – come sembra probabile nella prossima sessione di calciomercato – Pastore a dare ulteriore qualità alla manovra d'attacco. Il pressing orobico e l'intensità messa in campo dall'Atalanta non spaventano l'Inter che si aspettava esattamente questo tipo di partita. Spalletti l'ha preparata molto bene e ha ribattuto colpo su colpo con ritmo, gioco sulle fasce e verticalizzazioni improvvise per mandare in rete Icardi. Già, Icardi, colui che risolve la partita con due giocate da campione: micidiali movimenti in entrambi i gol, in crescita costante e (quasi) sempre letale in area di rigore. Un terzo del campionato è alle spalle e il club meneghino è ancora imbattuto.
Stefano Migheli




















