Il numero uno dei blucerchiati ha parlato in zoma mista al termine del match
SAMPDORIA JUVENTUS FERRERO POSTO GARA / Esulta la Sampdoria di Ferrero. Il numero uno del club blucerchiato ha commentato in zona mista, dove erano presenti anche gli inviati di Calciomercato.it, come solo lui sa fare il successo della sua squadra contro la Juventus: “Mi sono comprato una trombetta. Avevo un Ferrari davanti, io avevo una 500. Ho cominciato a suonare, suonare, suonare. Si sono scansati perché sono stati bravi, seri e intelligenti. Si sono scansati e li ho superati. Non ho fatto nient'altro. Il Signor Buffon aveva detto che si erano scansati, oggi si è scansato lui e la sua Juventus. Mio figlio Rocco non è potuto venire allo stadio e mi sono preso la sciarpetta, finora quando è venuto non abbiamo mai perso. Ho parlato con i ragazzi e ho detto di volare basso e di scriverla sul sasso, adesso pensiamo al Bologna. La cosa di cui sono molto felice è che abbiamo riequilibrato un campionato perché l'Inter gioca stasera, la Roma ha vinto, il Napoli ha vinto. La gente va più volentieri allo stadio, c'è più competizione. Sempre prima questa Juventus basta”.
Ferrero ha poi risposto a chi lo interrogava sul 'favore' fatto oggi a De Laurentiis: “Io non faccio favori a nessuno. Ci ho messo un sacco di soldi di calciomercato, perché non dite che ho anche speso invece di dire che ho solo venduto? Mi avete criticato perché ho solo venduto. Ma io ho venduto e reinvestito. Ho creato un abitino caruccio e questi ragazzi adesso vanno. Il vip qua sono io, poi c'è Giampaolo e poi ci sono i ragazzi. E poi c'è una squadra di ragazzi meravigliosi che amo e a gennaio non è in vendita niente. Io a Giampaolo ho dato la stoffa e lui ci ha fatto un bel vestitino”.
Inevitabile una domanda su Carlo Tavecchio dopo la debacle della Nazionale: “Io faccio calcio e amo lo sport, la politica la lascio fare agli altri”. Il finale è tipico del personaggio, braccia aperte a simulare le frecce di una vettura: “Ciao! Ta ta, ta ta, ta ta. Hai visto il sorpasso? Ta ta, ta ta, ta ta… Se so scansati e siamo andati!”.
Dall'inviato Giovanni Albanese
