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Napoli, Mertens: “Sarri insegna calcio. In difficoltà senza Higuain”

Ecco le parole della prima punta azzurra, che sogna lo scudetto

NAPOLI MERTENS MILAN / Dries Mertens ha ormai da tempo conquistato Napoli e, dopo l'infortunio di Milik dello scorso anno, si è anche caricato la squadra sulle spalle. Su di lui grava la responsabilità del gol e fino a oggi non si è tirato indietro, soprattutto da quando Sarri a iniziato a schierarlo come prima punta. Intervistato dal 'Corriere dello Sport', l'attaccante azzurro ha parlato di svariati argomenti, tra i quali anche la mancata presenza dell'Italia di Mondiali: “Il problema è stato ritrovarsi nel girone con la Spagna. Era immaginabile arrivare secondi. Tutti abbiamo un grande rispetto per Buffon. Dispiace per le lacrime. Insigne? Mi ha detto che la panchina è stata una scelta dell'allenatore e chi fa il nostro mestiere deve accettare certe cose”.

NAPOLI – “Avevo già giocato qui, con l'Utrcht. Città e spirito mi erano subito piaciuti. E' diverso il sentimento che qui provano per il calcio e i suoi protagonisti rispetto a quanto conoscevo in Belgio. Napoli si stringe intorno ai suoi calciatori. Ti fa sentire napoletano da sempre”.

SARRI – “Mi ha insegnato il calcio. E' preparato e scientifico nella preparazione delle sue gare”.

Napoli, Mertens sogna lo scudetto e qualche centimetro in più

E' dall'inizio della stagione che il Napoli è in cima alla classifica di serie A, naturale dunque sognare lo scudetto: “Siamo stati sfortunati. Gli infortuni di Milik e Ghoulam non aiutano. Non abbiamo trenta uomini che possono giocare, ma vogliamo fare bene e siamo avanti di un punto”.

FISICO – “Per saltare l'uomo nell'uno contro uno il mio fisico mi aiuta, anche se è un limite sui cross e le palle a seguire. Certo che avrei voluto essere alto due metri”.

HIGUAIN – “Posso dire che è un fuoriclasse, avendo giocato con lui. In campo sapevo che sapeva fare cose che tanti attaccanti non sono in grado di fare. Per questo abbiamo avuto difficoltà quando è andato via”.

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