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Italia, le condizioni di Ancelotti: ci sarà un traghettatore

Il contratto del tecnico con il Bayern impone un ct provvisorio per le prossime due amichevoli

ITALIA TAVECCHIO ANCELOTTI / Ormai da giorni non si fa che parlare di Ancelotti come prossimo ct dell'Italia, in un vortice di news da calciomercato alquanto insolito per la Nazionale. I tifosi vogliono novità dopo la mancata qualificazione di Mondiali e, se da un lato si chiedono le dimissioni di una classe dirigente che ha fallito tale obiettivo, dall'altro c'è fame di un grande nome. L'ex Milan, che negli anni ha fatto il giro d'Europa, necessiterebbe di garanzie tecniche nel 'Palazzo' per scendere in campo in difesa della sua Nazionale. 

Italia, dal Bayern alle richieste: come convincere Ancelotti

Occorre però anche tener presente un elemento contrattuale non da poco. Ancelotti è infatti legato al Bayern Monaco, che lo ha esonerato, fino al termine della stagione. Il suo ingaggio è di ben 8 milioni di euro, e fino alla naturale scadenza dell'accordo il tecnico non accetterà nuovi incarichi. La Federcalcio non sarebbe mai in grado di pareggiare tale cifra, e così non resta che aspettare, anche perché di imminenti manifestazioni all'orizzonte, almeno per l'Italia, non ce ne sono. Nell'arco temporale in cui Ancelotti sarà legato ai tedeschi però si giocheranno due amichevoli, una contro l'Argentina e l'altra contro l'Inghilterra. Sfide di lusso, nelle quali l'Italia non vorrebbe sfigurare. La Figc dovrà però optare per un traghettatore, disposto a cimentarsi in quest'esperienza per due soli match. Tra i tanti nomi spicca quello di Gigi Di Biagio, che di certo in termini di gestione Nazionale avrebbe molta esperienza. 

Una volta risolto il contratto con i tedeschi, Ancelotti potrebbe fare il suo trionfale ritorno in Italia, da ct, conscio del fatto d'avere dalla sua, a priori, tutto il pubblico. Le responsabilità non sono di poco conto ma, per accettarle, il tecnico chiederà un contratto quadriennale, volgendo lo sguardo a Qatar 2022, uno staff di persone scelte da lui e totale autonomia. Le chance di vederlo su quella panchina ci sono, e il 3 dicembre, quando tornerà in Italia, ci sarà la chance di parlarne di persona.

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