Ecco la strategia nerazzurra, a costo zero, per la finestra invernale
CALCIOMERCATO INTER RAMIRES PASTORE JOAO MARIO / Sarà un mercato di gennaio che vedrà l'Inter tra le assolute protagoniste. In estate Suning avrebbe dovuto mantenere qualche promessa, salvo poi essere ampiamente limitata dai blocchi imposti dalla Cina sugli investimenti di capitali asiatici all'estero. Nella finestra invernale però si andrà dritti su due obiettivi, ormai già fissati dalla dirigenza. Il primo nome della lista è quello di Ramires del Jiangsu Suning.
Per la prossima stagione del campionato cinese infatti il club pare pronto a puntare su Mukandjo, Martinez e Texeira, parlando di stranieri, con Ramires alle loro spalle. Essere destinato a fare la riserva non è qualcosa che solitamente è in grado di allettare i giocatori, e se a ciò si aggiunge la voglia della sua famiglia di far ritorno in Europa, ecco che la chance Inter potrebbe rivelarsi l'ideale per lui. Per lui si profilerebbe un prestito, per poi valutarne le condizioni e l'effettiva utilità al progetto di Spalletti. Se tutti i pezzi del puzzle dovessero combaciare però, a giugno si dovrà parlare di futuro.
L'Inter non ha però dimenticato un altro suo pallino: Javier Pastore. Tante le dichiarazioni sibilline, che lasciano ipotizzare un futuro lontano dal Psg. C'è troppa concorrenza nel club parigini, anche se l'ex Palermo è stato tra i primi ad accettare questa sfida. A gennaio potrebbe dire addio, tra i ringraziamenti dei suoi tifosi. Anche in questo caso Suning starebbe studiando un'operazione priva di esborsi economici, o quasi. Dal prestito di Ramires dunque allo scambio Pastore-Joao Mario. Spalletti ha provato a sfruttare al meglio quest'ultimo ma senza grandi risultati. Il centrocampista potrebbe lasciare spazio all'argentino dunque, con Antero Henrique, direttore sportivo del Psg, che è un suo grande ammiratore (oltre che connazionale). Tutto sembra portare a una soluzione ideale per entrambe le parti, anche se l'Inter si ritroverà a discutere con l'entourage di Pastore del suo elevato ingaggio.
