Con il club ha vinto tutto, inventato regista da Carlo Ancelotti
MILAN PIRLO ADDIO ANCELOTTI GOL / Dieci stagioni, vissute da protagonista, con l'invenzione di Carlo Ancelotti di inventarlo regista davanti alla difesa: una collocazione geniale, che ha reso Andrea Pirlo come uno dei centrocampisti più forti della storia del calcio moderno e italiano. I tifosi rossoneri hanno potuto ammirarlo per anni in mezzo al campo, mentre effettuava lanci millimetrici, dribbling spettacolari, passaggi smarcanti e numeri d'alta scuola calcistica. Pirlo è stato uno dei più grandi rappresentanti del Milan da Ancelotti fino ad arrivare all'ultimo anno vissuto in rossonero con Allegri in panchina, prima del passaggio, a paramentro zero, alla Juventus, durante l'estate 2011. Arrivato dall'Inter durante il calciomercato del 2001, per una cifra vicina ai 35 miliardi di lire comprensiva del cartellino di Drazen Brncic, Pirlo venne inventato come regista nell'estate 2002, all'inizio di quella stagione che avrebbe poi portato il Milan a vincere Champions League e Coppa Italia. In rossonero vinse poi anche due scudetti, un'altra Champions League, due Supercoppe Europee, una Supercoppa Italiana e un Mondiale per Club. Totalizzando, nel suo complesso, 401 presenze condite da 41 gol.
Milan-Pirlo, dal 'golazo' al Chievo al gioiello contro il Parma
Fu proprio al Milan che Andrea Pirlo iniziò ad affinare la sua tecnica come tiratore di punizioni. In rossonero segnò 41 reti tra campionato e competizioni nazionali e internazionali, con un massimo di 9 goal stagionali nella stagione 2002-2003. E' la stagione successiva quella però in cui Pirlo segna due dei suoi gol più belli in rossonero, a poche settimane di distanza. Il primo è del 7 marzo 2004, con un destro fantastico da fuori area contro la Sampdoria. La palla bacia l'interno del palo e finisce in rete alle spalle di un immobile Antonioli. L'altro, ancora più bello, è il gol del momentaneo 1-2 nella sfida interna contro il Chievo del 28 marzo. Un missile da oltre 30 metri che finisce all'incrocio dei pali, impossibile da parare per Marchegiani. La partita finirà poi 2-2 con il pareggio di Shevchenko al 51esimo minuto. La terza rete da ricordare è nella stagione 2004-2005. E' il 17 ottobre e in un assolato pomeriggio di Cagliari il Milan sblocca il match con quello che sarà l'unico gol dell'incontro. Due dribbling ad allargarsi, poi sinistro chirurgico di Andrea Pirlo da fuori area, per un tiro ad incrociare che si insacca a fil di palo. Indubbio invece che la punizione più bella sia quella del derby d'andata della stagione 2007-2008. Un match che finirà male per il Milan, sconfitto 2-1 dall'Inter, ma la rete del bresciano è un vero gioiello: una fantastica punizione dal limite dell'area che lascia attonito Julio Cesar, che nemmeno prova a parare. L'ultimo e indubbiamente il più bello, è anche l'ultimo segnato in ordine cronologico dal metronomo del centrocampo rossonero: un siluro da oltre 30 metri contro il Parma, con la palla che assume una traiettoria incredibile e finisce sotto l'incrocio. E' la stagione 2010-2011, è l'ultimo gol del maestro bresciano in maglia rossonera, che vincerà alla fine dell'anno lo scudetto, uno scudetto però, non vissuto da grande protagonista come il primo vinto nel 2003-2004.




















