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Juve, ESCLUSIVO Vaciago: “Dybala atipico. Allegri, scelte vincenti”

Il giornalista di ‘Tuttosport’ è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it

JUVENTUS ESCLUSIVO VACIAGO DYBALA / Grazie al 2-1 in rimonta contro la cenerentola Benevento, la Juventus ha collezionato la quarta vittoria consecutiva in campionato, scavalcando l'Inter in classifica e portandosi in scia alla capolista Napoli. Allegri può applaudire un Gonzalo Higuain in grande spolvero, con il centravanti che si è ritrovato mettendosi alle spalle una prima parte di stagione piuttosto deludente. Il magic-moment del 'Pipita' fa da contraltare però alle prestazioni poco brillanti di Paulo Dybala, finito nel mirino della critica e a segno soltanto una volta nelle ultime nove gare dopo un avvio straordinario.

Per analizzare il periodo della 'Joya' e in generale le vicende di casa Juve, Calciomercato.it ha contattato in esclusiva Guido Vaciago, giornalista del quotidiano 'Tuttosport': “Per Dybala si tratta di un problema fisico e in particolare psicologico. Ma non c'è nessun allarme. Ad inizio stagione, quando volava, si sentiva il leader della squadra, stava onorando il numero 10 forse oltre le aspettative, trascinando con gol e prestazioni super la Juve in un momento difficile dove tante cose, soprattutto dal punto di vista atletico, non funzionavano. Poi ha sbagliato quei due rigori: essendo un ragazzo serio e molto responsabile, si è sentito crollare il mondo addosso. Sente di aver tradito la Juventus, di averla privata di due risultati importanti per la corsa scudetto. Nel mezzo, l'esclusione in Nazionale con le due panchine contro Perù ed Ecuador, gli ha dato un'altra botta psicologica. In tal senso, le parole del Ct Sampaoli sulla sua incompatibilità con Messi, non lo hanno certamente aiutato. Da lì in poi ha cercato di strafare per cancellare quegli errori, atteggiamento che inevitabilmente ti porta a sbagliare. Piano piano, però, sembra che stia digerendo quegli errori. E' un giocatore di 24 anni e la sua crescita a massimi livelli passa anche da questi momenti difficili. Sicuramente quando ne avrà 28 saprà gestire meglio certi periodi. A livello fisico, inoltre, non ha quell'intensità che aveva nei primi mesi della stagione, forse ha spinto un po' troppo. Dybala è un giocatore che va a strappi, gli manca l'essere esplosivo con continuità: l'intensità è un aspetto basilare nel suo gioco. Penso che in 2-3 settimane ritroverà la forma migliore, non c'è nulla da preoccuparsi”.

Juventus, Vaciago sul rendimento di Dybala e Higuain

Vaciago entra nel merito delle prestazioni di Dybala anche dal punto di vista puramente tattico: “Non è un problema di posizione in campo, Allegri gli ha sempre lasciato ampio raggio di movimento. Le mappe di calore dimostrano come l'argentino abbia reso al meglio quando ha potuto arretrare di più, senza per questo perdere di efficacia in zona realizzativa. Va a prendersi palla molto indietro, in tante circostanze non è Allegri che glielo chiede ma è lui a prendere l'iniziativa perché vuole sentirsi sempre al centro del gioco. E' un aspetto che mi ha fatto notare Higuain, in una recente intervista al nostro giornale, rivelando: 'Ho detto tante volte a Paulo di stare calmo perché uno come lui con 3-4 tocchi decide le partite. Non ha bisogno di toccare la palla mille volte. Se lui non tocca un pallone per 2 minuti va fuori di testa e va a prenderselo. Però è più forte di lui, è giovane, è giusto che faccia così. Fa parte del suo carattere'. Allegri lo sta utilizzando nella maniera corretta, anche perché in alcune situazioni può risultare utile in cabina di regia visto che al Juventus dopo l'addio di Pirlo non ha più un vero regista in campo. Questo non crea comunque scompensi di ordine tattico alla squadra visto che davanti Dybala può servire giocatori di qualità e spessore come Higuain, Cuadrado o Mandzukic. Stiamo parlando di un calciatore atipico, del classico numero 10 a tutto campo, che nella stessa partire riveste più ruoli. Lo definisco 'anarchico' nel senso che, come succede con Messi, non riusciamo ad inquadrarlo in una posizione di campo ben definita”.

Higuain e Dybala nelle ultime 37 occasioni hanno segnato soltanto una volta nella stessa partita, contro la Spal: “Sono una coppia ben assortita, per me è solo una curiosità statistica. Il problema si potrebbe porre eventualmente se entrambi non segnassero o facessero pochi gol. In due hanno segnato 22 reti stagionali, scambiandosi anche gli assist in certe occasioni – sottolinea Vaciago ai nostri microfoni – Il fatto che si diano il cambio in termini realizzativi è un tema interessante da sviluppare, però non è una situazione a livello tattico che può penalizzare la Juve. Higuain è un giocatore in trasformazione: le ultime partite dimostrano come sia più uomo squadra e meno egoista del passato. Non aspetta semplicemente il pallone in area per fare gol, ma è più attivo alla costruzione del gioco e si sacrifica anche in copertura. E, inoltre, non pensa più solo come attaccante ma anche in termini di uomo-assist, come si è visto nella rifinitura a Dybala nel gol annullato per fuorigioco millimetrico contro l'Udinese – dove l'ex Napoli aveva anche la possibilità di calciare a rete – e domenica contro il Benevento con il colpo di testa volante servito sempre all'ex Palermo. L'esclusione in Nazionale? Strano che chiamino 'Papu' Gomez e non Higuain… Certe scelte di Sampaoli non si spiegano, è un Ct che non capisco. Credo che l'Argentina sia troppo in mano a Messi e che venga gestita poco e male invece da chi sta in panchina”.

Juventus, dal modulo a Bernardeschi: l'analisi di Vaciago

Il 4-2-3-1, nonostante una prima parte di stagione altalenante, rimane il vestito migliore per la Juventus secondo Vaciago: “Allegri alle volte provoca, ho grande rispetto delle sue scelte perché al momento si sono rivelate tutte vincenti. Il 4-2-3-1, se trova l'applicazione e l'abnegazione di tutti a collaborare nella fase difensiva, è ancora il modulo più efficace per questa Juventus come peraltro dimostrato la scorsa stagione con il filotto di vittorie e le grandi prestazioni tra Champions e campionato. E' presto per rimandarlo in soffitta, anche perché il malfunzionamento di alcuni meccanismi è dovuto al fatto che non tutti partecipano in maniera adeguata alla fase difensiva. In particolare il lavoro degli attaccanti diventa essenziale con questo tipo di schieramento tattico: il sacrificio dei quattro giocatori offensivi è stata la chiave dei successi dello scorso anno. Allegri potrebbe cambiare solo nel caso in cui si rendesse conto di non riuscire ad ottenere la giusta applicazione tattica dai suoi attaccanti, passando al 4-3-3 con una pedina in più a centrocampo. Trovando un certo tipo di quadratura, penso comunque che il 4-2-3-1 rimanga il compromesso ideale perché riesce a conservare in campo i quattro giocatori offensivi, tenendo presente che in questa stagione il tecnico bianconero ha più soluzioni in attacco con gli acquisti di Douglas Costa e Bernardeschi”.

Rosa più ricca per Allegri, con Vaciago che entra nel merito di alcune scelte portate avanti dell'allenatore bianconero: “Mandzukic non è un adattato, spostarlo da ala sinistra si è rivelata un'invenzione vincente. Douglas Costa non riesce a fare il lavoro difensivo del croato e la squadra ne risente soprattutto quando gli avversari ripartono. Hanno caratteristiche totalmente diverse. Il brasiliano è un giocatore anarchico: se Allegri riesce farlo migliorare a livello tattico e difensivo, viste le qualità tecniche e di corsa che tutti gli riconosciamo, allora diventerebbe un giocare devastante. Per il momento il ruolo perfetto per lui è da sostituto, subentrando a partita in corso. Bernardeschi? Stiamo vedendo il più classico dei trattamenti Allegri, come successo già in passato con Morata e Dybala. Sarebbe interessante confrontare le statistiche dell'ex Fiorentina con le prime stagioni in bianconero dello spagnolo e dell'argentino. Per me sta giocando il giusto, visti i risultati ottenuti con Morata e Dybala anche Bernardeschi metterebbe la firma per un percorso del genere. Piano piano sta conquistando la fiducia di tutti perché lavora in silenzio, dà il massimo in allenamento e sfrutta tutte le occasioni che gli vengono concesse. Ha il giusto atteggiamento per diventare un titolare della Juventus tra qualche mese o al limite nella prossima stagione. Khedira o Matuidi al fianco di Pjanic? Il francese si sta dimostrando un acquisto molto utile per corsa e solidità, però il nazionale tedesco è più intelligente sul piano tattico e, se è al meglio della condizione, è il partner perfetto per Pjanic“.

Infine, Vaciago si è soffermato sulla corsa scudetto: “La Juventus è perfettamente in linea con il ritmo tenuto negli anni scorsi. Se manterrà questi numeri non avrà nulla da rimproverarsi al termine della stagione. Il Napoli sta facendo delle grandi cose ed è l'avversario più temibile per i bianconeri. Però c'è anche l'Inter: per la corsa al titolo sono queste tre le squadre meglio attrezzate. La Roma gioca bene, mi piace molto Di Francesco, però non ha una rosa al livello delle altre e in un campionato così lungo potrebbe pagare dazio”.

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