Cancelo, Dalbert, Brozovic e Eder per non affidarsi sempre ai soliti undici
INTER SPALLETTI CANCELO DALBERT EDER BROZOVIC / L'Inter di Spalletti, numeri alla mano, si è resa protagonista dell'avvio di campionato migliore della sua storia, ma il pareggio interno contro il Torino è costato il sorpasso da parte della Juventus in seconda posizione alle spalle del Napoli. In una stagione in cui le prime cinque in classifica stanno viaggiando a velocità incredibili, anche il minimo passo falso può avere un'incidenza notevole. Con la partita in meno da recuperare, la Lazio potrebbe a sua volta sorpassare i nerazzurri e la Roma affiancarli a quota 30. Insomma, la corsa a un posto in Champions League si annuncia serrata come non è mai stata. E se l'Inter, finora, ha ottenuto il massimo basandosi su un undici tipo, sempre uguale a se stesso (contro il Toro, stessa formazione dal primo minuto addirittura per la quinta volta consecutiva), ci si chiede se in prospettiva questo potrà essere sufficiente.
Inter, le armi in più sono in panchina: Cancelo, Dalbert, Brozovic, Eder…
L'Inter tornerà sul mercato a gennaio e oltre Ramires insegue anche Pastore. Ma fino ad allora, per altri due mesi, Spalletti dovrà fare di necessità virtù, non potendo ricorrere al calciomercato per risolvere i problemi che potrebbero presentarsi. Eppure, la rosa nerazzurra a ben guardare mette a disposizione del tecnico diverse soluzioni, tra i giocatori meno utilizzati, per incrementare la forza d'urto del suo undici. Pensiamo ad esempio a Cancelo e a Dalbert, che potrebbero dare una mano consistente a Candreva e Perisic sulle fasce. Per il portoghese (solo 43 minuti) c'è stato l'alibi dell'infortunio, il brasiliano (283') è ancora in una fase di adattamento, ma dopo la pausa entrambi torneranno utilissimi alla causa per far rifiatare D'Ambrosio e Nagatomo. A centrocampo, Brozovic, quando impiegato, è risultato un'arma importante per dare un po' di imprevedibilità in più rispetto alla solidità del trio Vecino-Gagliardini-Borja Valero. Anche per lui (305' soltanto) ha influito un infortunio, ma il croato può entrare a pieno titolo nelle rotazioni. Così come Eder, che di minuti ne ha giocati solamente 114, ma contro il Torino ha mostrato tutta la sua utilità come arma a gara in corso, potendo ricoprire più ruoli nelle posizioni offensive nerazzurre o contribuendo a fornire anche un'alternativa tattica. Le frecce all'arco di Spalletti non mancano, a lui usarle nel modo più opportuno.




















