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Svezia-Italia, Stromberg: “Biscotto? In Serie A ho visto di peggio”

L’ex stella dell’Atalanta: “A decidere saranno i dettagli”

SVEZIA ITALIA STROMBERG / Negli anni ottanta era l'idolo dei tifosi atalantini, con cui aveva disputato otto stagioni. Ora Glenn Stromberg fa il commentatore per 'Sveriges Television' e 'La Gazzetta dello Sport' lo ha intervistato chiedendogli un parere sulla doppia sfida tra Svezia e Italia valida per lo spareggio al Mondiale 2018. Come aveva confessato in esclusiva a Calciomercato.it, l'ex capitano della Dea non vede gli azzurri favoriti: “Credo che la sfida sarà decisa da alcuni episodi, entrambe le squadre hanno il 50% di possibilità. Anche in Svezia molti considerano l'Italia favorita, ma credo che gli azzurri abbiano perso certezze nell'ultimo periodo. La nazionale svedese ha invece tanto entusiasmo, grazie soprattutto al ct Andersson, che è davvero molto bravo”. Una Svezia che può riptere le gesta della nazionale del 1994? “Non credo – afferma Stromberg – quella squadra era più forte, però il gruppo di oggi può sorprendere, nonostante l'assenza di Ibrahimovic. Dire che la Svezia gioca meglio senza di lui è una forzatura. Con lui si poteva vincere anche giocando male, oggi tutti devono dare il 100 per cento, anche di più. Il pericolo maggiore? Forsberg“. Infine un ritorno al 'biscotto' con la Danimarca ad Euro 2004: “La gara è rimasta nella memoria degli italiani molto più che in noi svedesi. Non credo ci si debba lamentare: quando un risultato è favorevole a entrambe le squadre è più facile che si verifichi. Gli italiani si fanno forse condizionare sul luogo comune della sportività scandinava, ma sono cose che avvengono in tutto il mondo. In Serie A poi ho visto cose anche peggiori del biscotto”.

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