I migliori e i peggiori in Inghilterra: De Bruyne è magico, Mkhitaryan evanescente
PREMIER TOP FLOP / Una macchina inarrestabile. Il Manchester City prosegue nella sua striscia vincente: con il 3-1 rifilato all'Arsenal sono nove le vittorie consecutive della squadra di Guardiola, trascinata da De Bruyne ed Aguero. Ora i 'Citizens' hanno otto punti di vantaggio sul Manchester United, fermato 1-0 a Stamford Bridge dal Chelsea. A decidere il match è il colpo di testa di Morata. Vittorie anche per Liverpool e Tottenham. I 'Reds' battono il West Ham 1-4 a Londra, mentre gli 'Spurs' superano di misura un buon Crystal Palace. Succede invece di tutto tra Everton e Watford. I 'Toffees' vincono 3-2 in rimonta dopo un doppio svantaggio. Baines segna su rigore al 92esimo e all'11esimo minuto di recupero Cleverley calcia fuori il rigore del pareggio.
Premier, ecco i top e flop della 11a giornata
I TOP:
DE BRUYNE (Manchester City): Ormai abbiamo terminato gli aggettivi. Sa sempre quello che deve fare e come farlo. Gioca con un'intelligenza fuori dal comune e regala prestazioni che uniscono qualità e quantità. Contro l'Arsenal trova anche la via della rete, fondamentale perché è quella che sblocca l'incontro.
SALAH (Liverpool): L'egiziano è letteralmente imprendibile. Regala giocate di tecnica e velocità e oltre a segnare due reti. Vero e proprio mattatore della serata di Londra, ormai sta diventando un elemento insostituibile per Klopp.
HAZARD (Chelsea): Dopo la super prestazione contro il Bournemouth si ripete contro il Manchester United. Non segna, ma è il migliore in campo nel big match di Londra. Confeziona palloni fantastici per i propri compagni e i suoi dribbling e le sue giocate mettono costantemente in difficoltà la retroguardia dei 'Red Devils'.
I FLOP:
XHAKA (Arsenal): Giocare contro il Manchester City non è certamente facile, ma per lui si capisce subito che si tratta di una giornata no. Perde tanti palloni in mezzo al campo, anche in zone pericolose, e non riesce minimamente a fare filtro, con gli avversari che lo prendono sempre in mezzo.
CLEVERLEY (Watford): Impossibile non inserirlo per l'errore che costa carissimo al Watford. Vero che bisogna avere il coraggio (e bisogna averne tanto) per calciare un rigore a tempo praticamente scaduto, ma c'è anche da tener presente l'altro lato della medaglia.
MKHITARYAN (Manchester United): Per molti tratti della partita è praticamente un fantasma che vaga per il campo: non si vede praticamente mai. L'armeno è il grande assente della partita e il confronto con Hazard risulta impietoso. Alla fine Mourinho è costretto a toglierlo dopo poco più di un'ora di gioco.




















