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Milan, Montella per ora si salva: ma fino a quando?

I rossoneri tornano alla vittoria ma non convincono

MILAN MONTELLA / Una vittoria che fa morale e classifica, ma che non autorizza eccessivi entusiasmi e somiglia per lo più a un brodino, utile a calmare le acque ma non a dissipare i dubbi. Il Milan torna con i tre punti dalla trasferta di Sassuolo issandosi da solo, sebbene con fatica, al settimo posto, con il sesto occupato dalla Sampdoria non eccessivamente lontano (quattro i punti di distanza, anche se i doriani hanno una partita in meno). Eppure, nonostante l'ottimismo manifestato da Montella sugli obiettivi del Milan a fine partita, l'impressione data dalla partita di ieri è che i rossoneri, così come sono adesso, faranno fatica a essere davvero competitivi per un posto in Europa, figurarsi per un posto in Champions League, se l'andamento delle prime cinque, là davanti, dovesse restare questo per tutta la stagione.

Milan, Montella ancora in bilico: Suso da solo non basta

Le news Milan, dopo la partita di ieri, raccontano di una squadra in difficoltà per buona parte della prima frazione anche contro una squadra nettamente inferiore sulla carta come quella di Bucchi. Non si discute il maggior equilibrio trovato sul campo dai rossoneri nelle ultimissime uscite – non che fosse facile fare peggio di prima, comunque – ma questo non risolve i problemi nella manovra offensiva, dove l'unico in grado di accendere qualcosa sembra sempre e comunque il solo Suso. Se lui funziona, il Milan è in qualche modo competitivo, ma la sensazione è che lo spagnolo predichi nel deserto. Kalinic volenteroso ma ancora abulico, Calhanoglu da' piccoli segnali di risveglio ma ci si attenderebbe ben altro da lui. Con il calciomercato di gennaio ancora lontano, e che chissà quanto potrà incidere sull'attuale fisionomia, invero piuttosto confusa, del Milan, Montella, vincendo ieri, si è quantomeno garantito una pausa più tranquilla, nella quale provare a riflettere e a trovare soluzioni. Ma alla ripresa ci sarà subito una nuova prova del fuoco: toccherà andare al San Paolo contro il Napoli. E se in qualche modo una sconfitta si potrà mettere in conto, contro la fortissima armata di Sarri, saranno l'atteggiamento e la prestazione dei rossoneri a dover convincere, per non rimettere immediatamente il tecnico sulla graticola.

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