Giocano (quasi) sempre gli stessi, ma Sarri e Spalletti sono davanti alla Juventus e non solo
SERIE A NAPOLI INTER JUVENTUS ROMA TITOLARI TURNOVER / Con la vittoria di ieri sera a Verona, l'Inter si conferma al secondo posto a soli due punti di ritardo dal Napoli capolista. Partenopei e nerazzurri, unici ancora imbattuti in campionato, continuano a guidare il gruppo e a tenere un'andatura da record. Undici punti in più rispetto a un anno fa per il Napoli, addirittura quindici per l'Inter, per entrambe si tratta inoltre della miglior partenza di sempre in Serie A. Dietro, tutte le altre, a cominciare dalla Juventus campione d'Italia e dalla Roma seconda in classifica nella scorsa stagione, che pure stanno tenendo un ottimo ritmo (+1 e +2, rispettivamente, rispetto a dodici mesi fa) eppure non sufficiente. Per bianconeri e giallorossi c'è inoltre l'insidia ulteriore rappresentata dalla Lazio, che a propria volta viaggia a livelli astronomici (+ 7 rispetto allo scorso campionato). Che cosa è successo?
Serie A: Napoli, Inter e Lazio, squadra che vince non si cambia
Considerando le tre squadre che più di tutte, là davanti, hanno fatto segnare i miglioramenti più sensibili in classifica, non si può certo dire che il calciomercato le abbia stravolte nella fisionomia. Il Napoli ha messo a segno soltanto due acquisti, Ounas e Mario Rui, che fin qui hanno visto pochissimo il campo. Nell'Inter i nuovi acquisti entrati stabilmente nella formazione titolare sono tre (Skriniar, Borja Valero e Vecino), dunque non si tratta affatto di una rivoluzione. E la stessa Lazio, di fatto, ha mantenuto la stessa intelaiatura di base di un anno fa, magari con qualche piccolo accorgimento tattico da parte di Inzaghi. Ciò che le accomuna è un elevato numero di giocatori sempre presenti o quasi in campionato. Considerando le prime undici giornate di campionato e dunque i 990 minuti giocati, il Napoli ha ben sei giocatori sopra gli 800 minuti, dunque con almeno nove partite totali disputate, con in più Marek Hamsik vicinissimo a quella quota (790'). L'Inter ne ha addirittura nove, così come anche la Lazio. Dato molto inferiore invece sia per quanto riguarda la Juventus (soltanto Higuain, Dybala e Mandzukic hanno sforato i fatidici 800 minuti, con Lichtsteiner a un passo con i suoi 799') che per quanto riguarda la Roma. Anche se nel caso dei giallorossi, con una partita in meno, andrebbe considerata una quota inferiore, diciamo intorno ai 700 minuti, con cinque giocatori soltanto a raggiungerla (Alisson, Kolarov, Nainggolan, De Rossi e Dzeko) e il sesto, Fazio, ad andarci abbastanza vicino (670').
Appare evidente che le migliori performance le stiano ottenendo le squadre che meno hanno bisogno di ritoccare l'undici titolare, rispetto a chi si affida a un maggiore turnover. Questione di affidabilità dei singoli ma anche di maggiori automatismi d'insieme che vengono in questo modo preservati. E se è vero che i livelli di gioco del Napoli di Sarri sono difficili da raggiungere per chiunque, è incontestabile che la Lazio di Inzaghi si stia esprimendo alla grandissima così come che l'Inter, pur non rubando l'occhio, abbia trovato una sua efficacia confermando all'infinito la stessa formazione (ieri sera gli stessi undici andati in campo dal primo minuto per la quarta volta di fila). La rivincita dei 'titolarissimi', almeno per il momento. Durerà?




















