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Milan, per Montella ‘fatal Sassuolo’ come per Allegri?

Partenza shock per il tecnico rossonero, domenica al Mapei al bivio

MILAN MONTELLA ALLEGRI SASSUOLO / Altro che ambizioni di rilancio. L'inizio di stagione del Milan, almeno in campionato, non è stato nemmeno lontanamente rispondente alle aspettative di tutto l'ambiente rossonero. Ben altri gli scenari che si erano prefigurati all'indomani della scoppiettante campagna di calciomercato, al termine della quale si pensava che la squadra di Montella potesse essere competitiva quantomeno per uno dei primi quattro posti che valgono la Champions League. Ma alle prime difficoltà, contro avversari più quotati, la compagine milanista si è sciolta. Le sconfitte contro Lazio, Roma, Inter Juventus, tutte squadre di pari rango o inferiore, sono un dato impietoso, così come i 16 punti in classifica dopo undici giornate, un rendimento che mai e poi mai si sarebbe immaginato così basso al via del campionato a questo punto.

Milan, Montella peggio di Mihajlovic e Inzaghi

Montella, la cui posizione sulla panchina del Milan è in discussione con Gattuso in preallarme, sta facendo peggio non solo di se stesso (-6 rispetto a un anno fa, quando i punti erano 22) ma anche di Mihajlovic (il serbo nel 2015-16 a questo punto aveva 19 punti) e persino di Filippo Inzaghi (17 i punti di 'Superpippo'). Per ritrovare un rendimento così deficitario, bisogna tornare alle ultime due stagioni di Allegri sulla panchina rossonera: 14 punti dopo undici giornate nel 2012-13, addirittura soltanto 12 nel 2013-2014, l'annata che si concluse per lui con l'esonero. E qui Montella inizierà a sudare freddo: l'attuale tecnico della Juventus fu allontanato dopo una sconfitta al Mapei Stadium contro il Sassuolo, proprio il prossimo avversario. Corsi e ricorsi storici che il tecnico rossonero, ma anche i tifosi, non si augureranno. Ma potrebbe esserci anche un altro parallelo decisamente più benaugurante con Allegri. Nel 2012-2013, Max fu sconfitto alla dodicesima giornata in casa dalla Fiorentina e sembrava già allora a un passo dall'esonero, restando a 14 punti, -17 dalla Juventus capolista. Alla tredicesima, il match in casa del lanciatissimo Napoli di Cavani avrebbe dovuto essere il capolinea della sua avventura. Ma il 2-2 finale con rimonta dallo 0-2 diede la scossa e il via alla rimonta, con i rossoneri che da lì misero insieme 58 punti in 26 gare (più di 2 a partita) arrivando al terzo posto.

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