Il noto procuratore ha parlato del fuoriclasse che fu vicino ai bianconeri
CALCIOMERCATO JUVENTUS CRISTIANO RONALDO / Cristiano Ronaldo fu vicinissimo alla Juventus. Il retroscena di mercato che fa rabbrividire il popolo bianconero è stato svelato da Alessandro Moggi, esperto procuratore e figlio di Luciano, ex dirigente juventino. Ai microfoni di 'Tuttosport', Moggi jr ha spiegato come si svolse la trattativa nel lontano 2003: “Lo offrimmo al Parma di Tanzi e alla Lazio di Cragnotti, ma in entrambe i casi fu snobbato. Il talento era indiscutibile, ma era troppo giovane, evidentemente non si fidavano. Chissà oggi che rimpianti… La Juventus invece lo vuole: non ha dubbi. E i dirigenti bianconeri ci spediscono a Lisbona, insieme a Mendes, per chiudere in tempi brevi la trattativa con lo Sporting”.
LA TRATTATIVA – “L’idea era quella di organizzare lo scambio con Marcelo Salas di cui volevano disfarsi – prosegue Moggi – Io ero scettico già in partenza sulla possibilità di convincerlo, perché il calcio portoghese non era particolarmente allettante neppure all’epoca. Tuttavia speri sempre che qualcosa succeda: una telefonata dell’allenatore che blandisce il giocatore, la promessa di qualche progetto tecnico interessante o della fascia di capitano… A volte la palla va in buca. Non quella volta. Avevo in mano il contratto di Cristiano Ronaldo, che era felicissimo di andare alla Juventus, anche perché in quel momento era il massimo, avevo in mano l’accordo con lo Sporting, mi mancava il sì di Salas”.
I RIMPIANTI – “Ci ho pensato milioni di volte a quei due giorni a Lisbona, dove per altro non sono mai più tornato. Sì, poteva cambiare un pochino la storia del calcio europeo con il passaggio di Cristiano alla Juventus. E da come me lo descrivono, serio e fedele, sono quasi sicuro che oggi sarebbe ancora in bianconero. Ma forse non è il mio più grande rimpianto, perché in quegli anni ero andato a un passo da portare alla Juventus Ronaldinho. Anche in quel caso sfumò tutto per un soffio”.




















