Retroguardia quasi ai livelli dei tempi di Capello e Garcia
ROMA DI FRANCESCO DIFESA / Il campionato di Serie A 2017/2018 sta già mostrando come le grandi siano destinate a fare corsa a sé fino al termine della stagione. Napoli, Inter, Juventus e Lazio stanno tenendo un'andatura da record, lasciando per strada pochissimi punti. La differenza con il resto delle compagini partecipanti al torneo non potrebbe essere più netta di così. Tra queste, può però inserirsi a pieno titolo la Roma di Eusebio Di Francesco, al momento leggermente attardata (-7 dalla vetta) per aver perso i due scontri diretti con Napoli e Inter e per la partita da recuperare tra dicembre e gennaio contro la Sampdoria. Ma qualora i giallorossi dovessero confermare il rendimento avuto finora, comunque di tutto rispetto (24 punti in 10 gare finora, già due punti in più rispetto alla passata stagione a parità di partite), e battere poi i blucerchiati, si aggancerebbero in tutto e per tutto e con merito al gruppo di testa, avendo gli argomenti per poter dire la propria.
Roma, soltanto Garcia e Capello meglio di Di Francesco
Il calciomercato ha cambiato abbastanza la fisionomia della compagine capitolina, lasciandola comunque piuttosto competitiva. Con una novità, rispetto al precedente corso targato Spalletti: è una Roma che sa essere molto più solida in difesa. L'apprendistato dei giocatori in merito al nuovo modo di stare in campo chiesto da Di Francesco è stato evidentemente più rapido del previsto e anche lo stesso tecnico ha saputo trovare accorgimenti per rendere più performante la fase passiva dei giallorossi. Il risultato sono le sole cinque reti al passivo in dieci gare disputate di campionato, molto meglio rispetto a un anno fa quando le reti incassate erano state esattamente il doppio (10). A ciò si uniscano i 352' di imbattibilità attuale della porta di Alisson in Serie A (ultima rete subita quella da Insigne, al 18' del primo tempo di Roma-Napoli). E se il pur ottimo rendimento difensivo targato Di Francesco è ancora lontano dai livelli marziani della prima Roma di Garcia, che nelle prime dieci gare era riuscita a incassare soltanto una rete, si colloca poco al di sotto di quello della Roma di Capello 2003-2004, che avrebbe concluso il campionato con la miglior difesa (19 gol incassati in 34 gare) ma al secondo posto, e che alla decima giornata aveva subito soltanto tre reti. Quello attuale è invece un rendimento migliore, sempre tornando al periodo in cui c'era Capello in panchina, sia della Roma scudettata del 2000-2001, che alla decima giornata di gol ne aveva subiti otto, sia dell'anno successivo, il 2001-2002, con sette reti al passivo a quel punto del campionato. La speranza dei tifosi giallorossi è di continuare così, per opporre la solidità granitica della propria retroguardia agli attacchi atomici di Napoli e Juventus.




















